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La risata di Montella, secondo a sorpresa con una squadra di zombie

Maurizio Crippa
E’ famoso perché rideva sempre, nelle interviste, anche quando perdeva. Da attaccante e da allenatore. Impressione generale: uno che non gliene è mai fregato un tubo.
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“Sento il profumo d’Europa? Sì perché sabato giocheremo contro la Juve”. Ahah. “Evitiamo certi discorsi, ricordiamoci che l’Inter un anno fa aveva già vinto lo scudetto”. Ahahah! Vincenzino Montella da Castello di Cisterna è sempre stato un simpatico, la vita gli ha donato un sorriso giocoso, di quelli che piacciono alle mamme. E’ famoso perché rideva sempre, nelle interviste, anche quando perdeva. Da attaccante e da allenatore. Impressione generale: uno che non gliene è mai fregato un tubo.

 

E’ il lavoro, bellezza, chessaddafà per la pagnotta. O forse è innata ironia. Del resto, uno che si è sposato (seconde nozze) nella Cappella di Elvis di Las Vegas o non sa cosa fa, o ha la risata facile. E figurarsi adesso, che da psicopompo di una squadra di cadaveri destinati a una stagione nel Limbo si ritrova a essere secondo in classifica, “l’anti-Juve”, e sente profumo di derby facile. E figurarsi adesso, che Niang sembra tutte le promesse che Balo non realizzò, e il Milan gioca un calcio facile e allegro, come il suo coach. Il Cav. ha avuto intuito, ma forse ha sbagliato i ruoli: avesse mandato Montella, a resuscitare Forza Italia, a quest’ora era secondo anche nei sondaggi.

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