Se il Napoli vincerà lo scudetto, Maradona ha promesso che planerà sulla città con il suo elicottero. Il vice di San Gennaro non teme l’ammaraggio (noi ci speriamo: soffriamo l’astinenza dalle gag di Benny Hill), né la Juve, né l'insondabile padrone del calcio (cioè il culo) e si prepara a festeggiare, se pure in largo anticipo. Maurizio Sarri, invece, che di fare l’eroe per un giorno o per una stagione (nello specifico, l'inverno) non s’accontenta, poiché punta a diventare campione, non promette null’altro che concentrazione, lavori forzati, paliatoni. E visto che non si ripara in un loden, ma al massimo in un cappellino yankee, possiamo fidarci: la sua non è austerity. E nemmeno immodestia. E nemmeno rigorismo calvinista: “Non smetterò di fumare nemmeno se vinciamo lo scudetto”, ha dichiarato. Se continua così, i nostri cuori mercenari sfavilleranno nel celeste napoletano fino a maggio (rifletteremo sulla possibilità di regalare un biglietto del treno a Maradona: la tutela paesaggistica del Golfo di Napoli ci richiama al civismo).