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Amori "mercenari" (ma vincenti)

Simonetta Sciandivasci
Errori da non fare per trascorrere un’estate quasi felice: indossare infradito, sottoporsi alla prova costume, flirtare con laziali, soprattutto se separati o divorziati.
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Errori da non fare per trascorrere un’estate quasi felice: indossare infradito, sottoporsi alla prova costume, flirtare con laziali, soprattutto se separati o divorziati. “Profeta mercenario”, scrivono e urlano da ore gli aquilotti, per dileggiare Hernanes, colpevole di aver esultato, con capriola, per aver fatto bene il suo mestiere, segnando i due gol della vittoria interista sulla Lazio, squadra nella quale ha giocato per un buon triennio, prima di passare nelle file nerazzurre. Improvvidi e improvvisati paladini del calcio pro-bono e della fedeltà eterna, inaspettati familisti amorali contro il divorzio breve e il mercantilismo, i celestofili avrebbero forse preferito che Hernanes onorasse la sua vecchia maglia e si desse in pasto alla loro curva, pronta a torturarlo con il metodo “aquila di sangue” delle saghe norrene, per espiare il tradimento? Sarà che abbiamo fatto filone quando la maestra ha spiegato il capitolo “fair play calcistico” o che Sofia Loren in “Ieri, oggi, domani”, stupendamente materna, sacrale, sbarazzina, moralissima ci ha insegnato che l’amore di una mercenaria è quello meno bizzoso e più capace di fioretti, o che non abbiamo mai preteso (anche se segretamente sperato) che i nostri ex si sposassero portando il lutto al braccio in nostro onore, non riusciamo davvero a rintracciare né lo sfregio, né l’adulterio di Hernanes. Pertanto, per rifuggire dai tafazzisti che piangono lacrime di Borghetti, quest’estate ameremo solo vincenti mercenari. Non vorremmo mai ritrovarci tra i piedi uno che, dopo averci baciate, pianga per senso di colpa nei confronti dell’ex moglie.
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