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Saverio ma giusto

Niente Bilderberg quest'anno. Ora ci tocca dare retta a complottismi scaduti

Saverio Raimondo

Il consiglio segreto che tira i fili dei governi nel mondo è in pausa. Le dietrologie rimarranno indietro di un anno, così ci tolgono il gusto della novità

Fra i tanti eventi saltati a causa del Covid, oltre al Salone del Mobile di Milano e al Primavera Sound di Barcellona, c’è il Gruppo Bilderberg, l’incontro annuale di 130 esponenti mondiali nel campo economico, politico e bancario che, secondo l’Internazionale Complottista, sarebbe l’epicentro di trame economico-politiche internazionali super-segrete; insomma sarebbe lì che vengono decise le sorti del mondo: chi entra e chi esce dall’euro, chi vince e chi perde le elezioni, se vanno di moda i colpi di sole o lo chatouche (non è chiaro se questi complotti li stabiliscano con un sistema di democrazia interna, tipo che la grande recessione del 2007 l’hanno decisa per alzata di mano, o se a loro volta prendano ordini da un Gruppo Bilderberg più piccolo). L’ultimo di questi vertici si è tenuto a Montreux, in Svizzera, fra la fine di maggio e gli inizi di giugno 2019; poi, causa Covid, più nulla. Visto che secondo i complottisti il Covid non esiste ed è, appunto, tutto un complotto, è ovvio (dal punto di vista cospirazionista) che il “virus” sia stato deciso a tavolino proprio in quell’ultimo incontro sulle Alpi svizzere: che l’abbiano fatto non tanto per influire su dinamiche politiche o fare i loro interessi economici, quanto per far saltare l’incontro annuale ché si erano rotti le palle pure loro di ’sti vertici super-segreti, manco un selfie?

 

 

Fatto sta che in mancanza di un nuovo incontro del Gruppo su cui speculare ed esercitare le proprie fantasie più paranoiche, sui social circolano le stesse teorie del complotto da più di un anno; e dato che nemmeno quest’anno è previsto che i Bilderberg si riuniscano, vuol dire che anche il prossimo anno ci becchiamo le stesse identiche dietrologie: il virus non esiste, è tutta una scusa per instaurare una dittatura sanitaria (una volta i golpe li faceva l’esercito, ora i medici della mutua: sarà il fascino della divisa…), con il vaccino ci iniettano un microchip con il quale controllarci tramite il 5G (il che, come minimo, vorrebbe dire che saprebbero sempre dove siamo, tipo Gps, nessuno potrebbe più sparire e chiuderebbe “Chi l’ha Visto?” su RaiTre). Già è dura così, con le mascherine, le restrizioni, il rischio di vedere i contagi risalire e l’essere nuovamente rinchiusi in casa; se poi il Giorno della Marmotta riguarda persino i deliri della gente, la misura è colma e i nervi troppo fragili per reggere questo logoramento (a un certo punto Goffredo Bettini aveva buttato lì che il governo Conte era caduto per un complotto; ma non c’ha creduto nessuno perché appunto non c’era stato il Bilderberg).

 

Propongo pertanto che il Gruppo Bilderberg trovi quest’anno il modo per riunirsi nonostante la pandemia non sia ancora passata: non si può fare un Bilderberg in Dad? Decidono chi va alla Casa Bianca e non c’hanno 130 computer? Non devono nemmeno infilarsi i pantaloni, basta il pezzo sopra del completo e poi possono cospirare in mutande. Ma poi, se sono così potenti, possibile non siano già vaccinati o non possano aggirare controlli e limitazioni, e vedersi in qualche isola Covid-free? Abbiamo bisogno che il Gruppo Bilderberg si riunisca: questo rianimerebbe i complottisti e il loro repertorio un po’ ripetitivo, darebbe sicuramente qualche spunto nuovo ai negazionisti, e noi potremmo finalmente sentire qualche cazzata diversa – che ne so, boh, che hanno fatto il coprifuoco per mandare in giro dalle 22.00 alle 5.00 dei rettiliani che fanno vita notturna al posto nostro, che il governo Conte l’hanno fatto cadere gli alieni, che Elvis è vivo e ora si fa chiamare Mario Draghi.

 

 

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