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Il cretino esagitato

Giuliano Ferrara

Tamponi o vaccini: di fronte a un ritardo, dà in escandescenze politico-civili. Come Saviano

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Mi è capitato di aspettare alcune ore prima che il sistema online della Regione Lazio mi permettesse di prenotare la vaccinazione di una persona che ovviamente ne ha diritto. Per tempo ho segnalato la circostanza, con parole scherzose e garbate, su Twitter, suggerendo che si procedesse a informarci del perché e del percome, più o meno, del ritardo di funzionamento, senza mancare di complimentarmi con Abruzzo e Toscana dove questi problemi non si erano presentati. Risolto il problema dopo un cospicuo ritardo, ma risolto, ho ringraziato cortesemente. Non sono un cittadino esemplare, tutt’altro, ma nemmeno un cretino esagitato. Penso che è in atto una pandemia pericolosa senza precedenti, che molta gente deve essersi mobilitata per il mio stesso obiettivo, che Roma è popolosa assai, che i clic devono avere intasato il sito, come era successo a un certo punto per l’Inps, la Pubblica amministrazione d’altra parte ha i suoi affanni, la banda è stretta o strettina, il coordinamento generale non è del benemerito Mossad o dello stato anseatico danese, con popolazione scarsa.

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Mi è capitato di aspettare alcune ore prima che il sistema online della Regione Lazio mi permettesse di prenotare la vaccinazione di una persona che ovviamente ne ha diritto. Per tempo ho segnalato la circostanza, con parole scherzose e garbate, su Twitter, suggerendo che si procedesse a informarci del perché e del percome, più o meno, del ritardo di funzionamento, senza mancare di complimentarmi con Abruzzo e Toscana dove questi problemi non si erano presentati. Risolto il problema dopo un cospicuo ritardo, ma risolto, ho ringraziato cortesemente. Non sono un cittadino esemplare, tutt’altro, ma nemmeno un cretino esagitato. Penso che è in atto una pandemia pericolosa senza precedenti, che molta gente deve essersi mobilitata per il mio stesso obiettivo, che Roma è popolosa assai, che i clic devono avere intasato il sito, come era successo a un certo punto per l’Inps, la Pubblica amministrazione d’altra parte ha i suoi affanni, la banda è stretta o strettina, il coordinamento generale non è del benemerito Mossad o dello stato anseatico danese, con popolazione scarsa.

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Saviano invece, per la stessa bisogna, ha pensato bene di aderire al movimento dei cretini esagitati e ha tuittato maledizioni e apocalissi, seguito da parecchi altri che si sono dimostrati e si dimostrano ogni giorno, loro sì, cittadini esemplari e esemplari cretini esagitati. Se c’è un po’ di fila per i tamponi, governo ladro. Se tarda un ristoro, se lo sono mangiato i politici. Di fronte a un ritardo, escandescenze politico-civili. Richieste di dimissioni di qua, rivoltine rapide di là, dichiarazioni di fuoco in tv, bombardamenti sui social. Sentite che bomba, che enola gay, sgancia il B52 della nostra letteratura cretina e esagitata: “Lo scempio della prenotazione dei vaccini della #regionelazio: pagine web non trovate, bug che segnalano errori, caricamenti pagine infiniti, server saturi, crash del sito. Qualcuno dovrà rispondere di questa inadeguatezza, di questo degrado, di questa inefficienza totale”. La differenza tra ritardo e scempio, difficile da capire.

   

     

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A me il cretino piace. Lo trovo meno banale, come peccato, di tanti altri: il supponente, il superbo, l’ipocrita, per esempio. Il cretino sa anche essere buono e caro, spesso non dà troppo fastidio, la faccenda tra l’altro è innata, viene o fiorisce come la foglia del cavolo nell’orto. Ma il cretino esagitato no.

  

E’ uno stolto che pretende perché non capisce, che non capisce perché è superbo, che danna gli altri perché è un ipocrita e ignora per passione demenziale la condizione umana, la procedura dell’errore, per di più quando ci si muova su un terreno ignoto. L’esagitazione ha poi un tratto di esemplarità, di identità civica contraffatta, presuppone una idea avvilente e onnipotente dello stato. 

   

L’esagitato è parente dell’indignato, questo procede per empito moralistico, per puritanesimo di bassa lega, per insipienza demagogica o astuzia da quattro soldi, quello, l’esagitato, ha sempre la lezioncina pronta, ama declamarla a alta voce, come e più dell’indignato dà un tremendo fastidio a chi è realista ma non rassegnato, comprensivo senza disposizione a subire oltre un certo limite, insomma a noi persone normali, un po’ cretine un po’ no, ma non sempre e automaticamente esagitate.  

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