PUBBLICITÁ

Saverio ma giusto

Lockdown all'italiana

Saverio Raimondo

Ecco le clausure preventive per non saltare Natale, Befana, Sanremo e vacanze estive

PUBBLICITÁ

Piove, tira vento e sono crollate le temperature: ma un bel lockdown no? Sono serio: nel mondo si è superato il milione di morti, qui in Italia i contagi risalgono vertiginosamente e nell’aria c’è già profumo di lievito. Ma questo non sapere se e quando tocca richiudere tutto (e rinchiuderci tutti) è molto più stressante del lockdown stesso; tanto varrebbe approfittare del maltempo – ho controllato il meteo e piove pure questo weekend – e prevedere sin da subito le richiusure, magari programmandole in modo graduale e scaglionato (e più razionale: stavolta per prima cosa chiudiamo i pranzi della domenica e vietiamo le visite fra congiunti, che la maggior parte dei contagi avvengono in famiglia); così ci becchiamo per la seconda volta il plauso dell’Oms e del Financial Times sulla gestione italiana della pandemia.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Piove, tira vento e sono crollate le temperature: ma un bel lockdown no? Sono serio: nel mondo si è superato il milione di morti, qui in Italia i contagi risalgono vertiginosamente e nell’aria c’è già profumo di lievito. Ma questo non sapere se e quando tocca richiudere tutto (e rinchiuderci tutti) è molto più stressante del lockdown stesso; tanto varrebbe approfittare del maltempo – ho controllato il meteo e piove pure questo weekend – e prevedere sin da subito le richiusure, magari programmandole in modo graduale e scaglionato (e più razionale: stavolta per prima cosa chiudiamo i pranzi della domenica e vietiamo le visite fra congiunti, che la maggior parte dei contagi avvengono in famiglia); così ci becchiamo per la seconda volta il plauso dell’Oms e del Financial Times sulla gestione italiana della pandemia.

PUBBLICITÁ

  

A New York si pensa a dei lockdown mirati (del tipo “Ehi, tu! A casa!”); mentre in Francia due premi Nobel per l’Economia, Abhijit Banerjee e Esther Duflo, hanno avanzato l’ipotesi di chiudere tutto dall’1 al 20 dicembre, così da ridurre i contagi prima delle festività e permettere ai francesi di rivedersi in famiglia per il Natale – tranne i commercianti, che nel frattempo si saranno tutti impiccati: i due evidentemente il Nobel per l’Economia l’anno preso grazie alle loro sofisticate teorie su come far fallire il commercio al dettaglio.

  

PUBBLICITÁ

Noi invece possiamo fare di meglio: al grido di “prevenire è meglio che curare” stiamo chiusi a casa ottobre e novembre (che tanto quest’anno il 1° novembre cade di domenica e non c’è nemmeno il ponte dei morti); così ai primi di dicembre riapriamo, in tempo per far respirare l’economia con i regali e le vacanze di Natale. Poi dal 7 gennaio richiudiamo tutto fino a marzo: così per Sanremo stiamo tutti benissimo, con la curva dei contagi al di sotto del livello del mare, e in Rai possono autorizzare il pubblico all’Ariston che sennò Amadeus e Fiorello piangono. Poi, dopo due settimane, con l’impennata dei contagi causa Festival, si richiude tutto un’altra volta fino a maggio, che poi da giugno fino a tutto settembre il paese deve andare in vacanza a far girare l’economia – l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e quel lavoro è la ristorazione e le strutture ricettive.

E poi si ricomincia daccapo, salvo che nel frattempo non abbiano trovato il vaccino. Ovviamente stavolta andremmo in lockdown preparati: con un preavviso di qualche giorno e un calendario certo possiamo organizzarci per bene – a cominciare dalla compagnia: mollate subito il/la partner che vi ha stufato e fatevi una chiusa di sesso e cibo da asporto con una persona nuova. Inutile disperdere le energie in banchi a rotelle e test rapidi: a noi ci vengono bene i lockdown! E stavolta ci può venire addirittura benissimo: possiamo attrezzare i balconi con bandiere tricolore, strumentazione da concerto del 1° maggio per i flashmob delle 18, e armi di precisione stile cecchino per abbattere i runner – stavolta si passa dalla delazione all’azione.

 

E per chi ancora non avesse un balcone, si può ricorrere al bonus ristrutturazioni e farne subito uno abusivo. Possiamo fare provviste e comprarci tutti un cane da passeggio, o più di uno, così abbiamo massima libertà di movimento; e stavolta maestri e professori non verrebbero più spiazzati da una brusca interruzione della didattica in presenza, così da non doversi cimentare goffamente nella didattica a distanza: gli basterà semplicemente dare un sacco di compiti, pagine e pagine da studiare, tanto poi quando si torna interrogano e correggono. Se cominciamo a predisporre il tutto sin da subito, dal 15 ottobre siamo pronti ad andare in letargo socio-sanitario.

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ