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E adesso tutti chef e casalinghi e un po’ pavoni

Simonetta Sciandivasci

C’è bisogno, signori, che siate casalinghi in modo parecchio più responsabile e se vi riesce anche discreto

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Cesare Cremonini ha fritto crescentine in diretta Instagram. Bene, bravo, bis. Lui può fare tutto. Voialtri no, almeno non senza conseguenze. Spiace, ma così è la vita, ci sono delle gerarchie che non abbatterà neanche il Covid, statene certi. Non che non siate carini, spiritosi, aggraziati, intenerenti e persino educativi, quando vi mettete ai fornelli in mondovisione sui social network e vi congratulate con voi stessi, in maniera molto felpata, per le ottime capacità culinarie, parola per voi sinonimo di domestiche. Però, ecco, dietro ogni ristoratore dell’ultima ora, ogni reinventato chef della reclusione felice, noialtre da casa intravvediamo il dramma di quella che, finita la grande opera dello stesso, deve pulire tutto (perché vi conosciamo, e sappiamo perfettamente cosa siete in grado di dire e anzi cosa, spesso, dite: io ho cucinato, amore, adesso tu lavi i piatti, furbi avidi automi del cinquanta e cinquanta).

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Cesare Cremonini ha fritto crescentine in diretta Instagram. Bene, bravo, bis. Lui può fare tutto. Voialtri no, almeno non senza conseguenze. Spiace, ma così è la vita, ci sono delle gerarchie che non abbatterà neanche il Covid, statene certi. Non che non siate carini, spiritosi, aggraziati, intenerenti e persino educativi, quando vi mettete ai fornelli in mondovisione sui social network e vi congratulate con voi stessi, in maniera molto felpata, per le ottime capacità culinarie, parola per voi sinonimo di domestiche. Però, ecco, dietro ogni ristoratore dell’ultima ora, ogni reinventato chef della reclusione felice, noialtre da casa intravvediamo il dramma di quella che, finita la grande opera dello stesso, deve pulire tutto (perché vi conosciamo, e sappiamo perfettamente cosa siete in grado di dire e anzi cosa, spesso, dite: io ho cucinato, amore, adesso tu lavi i piatti, furbi avidi automi del cinquanta e cinquanta).

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Non di soli manicaretti vive l’uomo, in questa fase soprattutto. E sappiamo che state anche pulendo cessi, assassinando piccioni (non lo diciamo a nessuno, non vi preoccupate), spolverando bomboniere, pulendo vetri (l’operazione dà risultati magnifici se al posto del panno s’usano i giornali del giorno prima, specie se preventivamente letti – un’altra ragione per comprarli, scusate il consiglio non richiesto). Lo sappiamo perché, proprio come fa Fedez, anche voi documentate alacremente, quando le fate, tutte queste attività collaterali che però non sono affatto collaterali, lo avete capito o no che sono centrali e che quindi non siete eroi del focolare quando vi sprecate con un Lysoform?

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Ma comprendiamo l’entusiasmo del neofita, quindi fate pure, purché non sia soltanto una recita (peraltro, il numero di voi che si dà all’housekeeping spinto è di gran lunga inferiore a quello che s’esprime in cucina, ché mica siete fessi). Vedervi in guanti e tuta da casa non ci fa impazzire, ma siccome non siamo il governo della Malesia non vi diremo di mantenere una soglia minima di eleganza e allegria anche in casa e tacere il più possibile di modo da non disturbare il coniuge (indicazioni che sono state gentilmente destinate alle signore malesiane, tra le molte regole di lockdown).

 

C’è bisogno, signori, che siate casalinghi in modo parecchio più responsabile e se vi riesce anche discreto. Intendiamoci sull’accezione tutta nuova di onere domestico che questo tempo nuovo comporta, con i suoi nuovi impegni, le sue nuove emergenze, i suoi nuovi guai. La vita s’è trasferita in casa e questo significa che in casa si intrattengono, educano, scolarizzano bambini, ci si ama, si mangia, si lavora, si studia. Cucinare la parmigiana non è sufficiente e anzi a volte è pure d’impiccio. Va benissimo anche uno spaghetto aglio e olio. Le aziende che hanno messo le proprie dipendenti in smartworking non hanno tenuto conto, in quasi nessun caso, che quelle dipendenti spesso hanno a casa figli, genitori, mariti (voi!), nonni da accudire, e pretendono che esse lavorino come prima, agli stessi ritmi, con gli stessi carichi. Finché non ridiscuteremo il diritto del lavoro e il welfare (presto, si spera, non appena avremo capito come cambierà il lavoro), quindi, dove non arrivano i capi, per cortesia, arrivate voi. Dividiamoci il companatico, l’homeschooling, la spesa, le lavatrici, l’intrattenimento, le bollette, la nonna, la zia, la merenda, la tenuta emotiva di tutta la piccola società che abbiamo messo su insieme. Non vorrete perdere l’occasione di essere anche voi eternati nella prossima vignetta di Radio Maria, che ha ritratto la donna italiana in tenuta Donna Reed mentre spolvera il salotto accanto alla scritta “C’è in casa la mia mamma, e la casa è sempre bella, e c’è pronto sempre tutto”. Il papà non c’è, forse è in cucina a friggere crescentine.

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