PUBBLICITÁ

La rivoluzione del sapere ai tempi del virus

Giuliano Ferrara

Da Cambridge a Oxford. Didattica e distanza non vanno d’accordo. Ci sarà un ricasco estetico, erotico e sessuale, un grande riaccomodamento dell’editoria universitaria, un riassesto delle conoscenze sperimentate fin qui. Che botta!

PUBBLICITÁ

Con Cambridge o Oxford distanziate nell’insegnamento, virtuali, senza studenti e professori se non come eventuali inquilini piuttosto solitari agganciati a un laptop, nessuno tornerà più a Brideshead, nessuno più giocherà quel gioco angelico e assassino di simulazione, adulazione, amicizia, emulazione e conversazione, un gioco a sfondo erotico con qualcosa di ferale, forse di belluino, un gioco di ubriachezza, solidarietà amore e odio, che nella realtà e nel romanzo di Waugh era il complemento gotico dell’educazione universitaria, nel college, prima di tutto un’educazione sentimentale. Il virus lascerà quindi, oltre ogni altra cosa, un rimpianto letterario.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Con Cambridge o Oxford distanziate nell’insegnamento, virtuali, senza studenti e professori se non come eventuali inquilini piuttosto solitari agganciati a un laptop, nessuno tornerà più a Brideshead, nessuno più giocherà quel gioco angelico e assassino di simulazione, adulazione, amicizia, emulazione e conversazione, un gioco a sfondo erotico con qualcosa di ferale, forse di belluino, un gioco di ubriachezza, solidarietà amore e odio, che nella realtà e nel romanzo di Waugh era il complemento gotico dell’educazione universitaria, nel college, prima di tutto un’educazione sentimentale. Il virus lascerà quindi, oltre ogni altra cosa, un rimpianto letterario.

PUBBLICITÁ

 

Didattica e distanza nella tradizione, basta leggere i saggi di George Steiner o di Leo Strauss, non vanno d’accordo. Nelle scienze umane, nelle sperimentali, e nell’economia e in altre glorie disciplinari l’accudimento diretto dei pulcini, la carezzevole e trasgressiva promiscuità non possono essere sostituite da una presa elettrica e da una tastiera e uno schermo. E questa è ovviamente una piccola stupidaggine estetizzante, ma immensamente vera. Qualcosa come una birra, un bicchiere di vino di Porto, un dialogo, una stanza per il circolo, palazzi e prati e aule e uffici, droghe, balli, qualcosa resterà in uno o nell’altro dei due other place (the other place è la locuzione sdegnosa con cui le due maggiori istituzioni universitarie del mondo nominano il concorrente da secoli).

 

PUBBLICITÁ

Eppure la cagna che nutre i suoi cuccioli, li ammaestra, li ama e li istrada nel mondo resterà un animale gravido, continuerà a fornire corpi e anime ai laboratori, continuerà lo sversamento quasi millenario nell’imbuto ficcato nelle teste dei giovani, si produrranno libri, razzi verso Marte, arti e scienze e mestieri rifioriranno come sempre è accaduto, non solo lì, ma anche altrove, da noi, alla vecchia Sapienza, alla Gregoriana, alla Federico II, alla Bocconi. Qualcuno non è d’accordo ma l’esperimento forzato di home schooling dovuto alla pandemia ha tolto e ha dato quasi in eguale misura. Home schooling nasce come un concetto tradizionalista, togliere i tuoi figli dalle grinfie delle istituzioni totali e dello stato, ma cresce, se crescerà come pare, in quanto innovazione e necessità che si fa virtù.

 

Sarà difficile per le università far quadrare i bilanci, in certi paesi floridi come quelli delle conglomerate industriali e delle multinazionali, dovranno integrarsi con la comunità tecnico-scientifica dei produttori di distanza e di linguaggi a distanza. Ne deriveranno conseguenze sociali notevoli, per la famiglia, per la convivenza, per l’autonomia e l’istruzione diretta, di strada e di campus, degli allievi, per la vita dei docenti, per l’intero universo poetico e pratico, morale e politico, di un vecchio sistema che in parte almeno cadrà in un tremendo disuso. Ci sarà un ricasco estetico, erotico, sessuale, un riaccomodamento dell’editoria universitaria, una riclassificazione e un riassesto del sapere conosciuto e sperimentato fin qui. Oddio, erano processi già largamente in corso, ma questa qui della chiusura di Cambridge o Oxford, e di chissà chi altro, e della loro riapertura nella forma dell’insegnamento a distanza, per il grosso della faccenda, beh, questa sì che è una bella botta.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ