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Oggi le nuove restrizioni anti-Covid. Il piano di Draghi tra cabina di regia e Cdm

Ieri i contagi hanno superato quota 36mila. La maggioranza è ancora divisa sulle norme da introdurre. Green pass, mascherine e tamponi: ecco come potrebbero cambiare le regole

Oggi il governo approverà le nuove restrizioni per tentare di arginare la nuova impennata di contagi, che ieri hanno superato quota 36mila. Già nei giorni scorsi era stata annunciata una stretta per innalzare il livello di sicurezza e protezione contro la diffusione della variante Omicron, che rischia di mettere chiudere in casa parte d'Europa. Le nuove misure verranno prima discusse nella cabina di regia di questa mattina e quindi approvate oggi nel Consiglio dei ministri del pomeriggio (che dovrebbe iniziare alle 16).

Il governo sta valutando l'introduzione di alcuni cambiamenti: la durata del green pass dovrebbe essere ridotta a 6 mesi, la terza dose sarà possibile farla già dopo quattro mesi dalla seconda dose, le mascherine Ffp2 dovrebbero diventare obbligatorie nei luoghi pubblici al chiuso. Si sta valutando anche l’ipotesi di rendere obbligatorio il green pass rafforzato su tutti i luoghi di lavoro e un ritorno, almeno parziale, allo smart working. Il ministro Renato Brunetta è però ancora scettico su questo tema.

Nella maggioranza si discute anche dell’introduzione, già da Capodanno, dell’obbligatorietà dei tamponi, anche per i vaccinati senza la terza dose, per partecipare a eventi pubblici dove sarebbe complicato assicurare il distanziamento (serate in discoteca, stadi ecc.). Le posizioni dei partiti sono divergenti e un accordo su questo è ancora distante. Ieri Matteo Salvini ha detto che "gli italiani hanno dimostrato enorme pazienza e rispetto delle regole, a mio avviso gravare ulteriormente sui 50 milioni di vaccinati imponendo tamponi obbligatori per la vita di tutti i giorni sarebbe un controsenso. Votare contro? Non c'è da votare, c'è da discutere, penso che occorra premiare la pazienza degli italiani, non punirla".

La Lega inoltre ritiene sbagliato e controproducente introdurre le nuove restrizioni già in queste festività natalizie.

Il governo in ogni caso non farà ricorso a nuovi lockdown, nemmeno per i non vaccinati, come ha ribadito più volte, l’ultima ieri durante la conferenza stampa di fine anno, Mario Draghi: "Faremo tutto il necessario per difendere quel poco di normalità che abbiamo raggiunto".