"Il biodinamico è l'astrologia dell'agricoltura", dice l'Accademia dei Lincei

Scivoloni parlamentari. Il nuovo Ddl a tutela del biologico (benissimo) dà credito anche a "pratiche esoteriche ripugnanti, prive di ogni base scientifica. E a spese dei contribuenti: questa parte della legge va depennata"

"Il diavolo è nei dettagli". E se a dirlo è una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa, annoverando perfino Galileo fra i suoi primi soci, c'è da prestare attenzione. Per ora i senatori italiani non lo hanno fatto: "Solo così si può spiegare come la Camera alta di un paese che fa parte del G8 e attualmente presiede il G20 possa, nelle pieghe di un Ddl inteso per la tutela e sviluppo dell’agricoltura biologica, aver votato quasi all’unanimità a favore delle pratiche dell’agricoltura biodinamica". Inizia così la lettera dell'Accademia nazionale dei Lincei sulla polemica del momento (qui tutti gli articoli del Foglio).

 

Il punto cruciale è uno: dare al biodinamico la stessa dignità del biologico è come equiparare l'astrologia con l'astronomia. "Il dettaglio è proprio qui", prosegue la presa di posizione della Commissione ricerca dell'Accademia: le due pratiche "possono sembrare termini simili - e in generale tutto ciò che ha il prefisso 'bio' è oggi percepito come 'naturale' e quindi sano e salutare. Ma l’agricoltura biodinamica è qualcosa di assai diverso. Talmente diverso che il nostro Senato dovrebbe riconoscere come grave errore l’avere attribuito alla biodinamica uno status tale da poter essere addirittura sostenuta e incentivata a spese dei contribuenti. L’agricoltura biodinamica prevede infatti pratiche basate su insensate credenze esoterico/astrologiche che sembrano uscite da un trattato di stregoneria. Pratiche che non solo non hanno alcuna base scientifica o empiricamente dimostrabile, ma risultano addirittura grottesche e in molti casi ripugnanti. Pratiche che, se verranno adottate, getteranno discredito sul marchio di qualità del nostro paese, che il Ddl intende invece valorizzare e tutelare".

 

Uno scivolone medievale. Non sarebbe il primo, purtroppo: la comunità scientifica italiana ricorda bene il polverone alzato nel 2012 dal cosiddetto "Metodo Stamina", passato alla cronaca come cura miracolosa contro le malattie neurodegenerative e scioltosi in una condanna per truffa. "Si deve però imparare dagli errori del passato", ricordano i Lincei, "e soprattutto evitare di ripeterli. Auspichiamo quindi con convinzione e forza che, come a suo tempo nel caso Stamina, la Camera dei Deputati emendi la legge. Il biologico è ormai una realtà importante del nostro sistema agroalimentare - così come l’attenzione verso la salubrità degli alimenti - e questo Ddl è non solo opportuno ma tempestivo e necessario. Il biodinamico però non può e non deve assolutamente rientrare in questo Ddl. E’ necessario e sufficiente che questo termine venga eliminato dal testo". Magari anche dai miti del progresso.

 

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