Il Green pass funziona: più vaccini, meno morti e più pil

Luciano Capone

Secondo uno studio sui dati di Italia, Francia e Germania le certificazioni Covid hanno avuto un impatto notevole. Da noi 10% in più di vaccinati, 9 mila ospedalizzati in meno, 1.300 morti evitati e 2 miliardi in più di crescita economica

In questi mesi ci sono state molte obiezioni al green pass da quando, il 22 luglio 2021, Mario Draghi ne annunciò l’introduzione. Che è punitivo, discriminatorio, incostituzionale e inefficace, sia dal punto di vista sanitario sia perché depressivo dell’economia. Le obiezioni valoriali, naturalmente, non possono essere risolte perché esprimono appunto punti di vista soggettivi. Ma quelle sull’efficacia stanno ottenendo una risposta sulla base dei dati: il green pass funziona: “Ha avuto un visibile e robusto effetto positivo sui tassi di vaccinazione, sui dati sanitari e sull’economia in Francia, Germania e Italia”. Sono le conclusioni di uno studio appena pubblicato in contemporanea dal think tank Bruegel e dal Conseil d’analyse économique, un organo indipendente che consiglia il primo ministro francese, dal titolo “The effect of Covid certificates on vaccine uptake, health outcomes and the economy”.

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A realizzarlo un team multidisciplinare di matematici ed economisti, che ha appunto valutato l’impatto dei vari certificati Covid in tre grandi paesi europei come Francia, Germania e Italia rispetto ai tre obiettivi che erano stati prefissati: l’incremento delle vaccinazioni, la riduzione dei danni sanitari, la spinta all’economia. Gli studiosi, attraverso alcune tecniche statistiche, hanno costruito dei controfattuali – cioè: cosa sarebbe successo se non fosse stato introdotto il green pass – e hanno misurato la differenza. I risultati sono notevoli. Ad esempio, per quanto riguarda l’effetto sull’esitanza vaccinale, l’introduzione del green pass ha fatto aumentare il tasso di vaccinazione di 13 punti percentuali in Francia, di 6,2 punti percentuali in Germania e di 9,7 punti percentuali in Italia.

   

L’ampiezza dell’impatto varia da paese a paese in base al differente contesto culturale e istituzionale, ma è positivo in tutti e tre i paesi. E’ più consistente in Francia e Italia, scrivono i ricercatori, perché l’annuncio è stato fatto direttamente dal governo centrale, da Emmanuel Macron e Mario Draghi in persona, ed è stato seguito da una comunicazione chiara. Inoltre il green pass in questi paesi ha avuto immediatamente un’applicazione ampia. In Germania, invece, l’impatto è stato più contenuto perché i certificati Covid sono stati introdotti più gradualmente e con regole diverse per ogni Land, e si è poi intensificato a partire da novembre 2021 quando anche in Germania l’uso è stato esteso ai posti di lavoro.

 

Questo risultato conferma quello già emerso in un articolo pubblicato a dicembre sulla rivista The Lancet Public Health. In quello studio, i ricercatori dell’Università di Oxford, utilizzando sempre il metodo del “controllo sintetico” per costruire un controfattuale, hanno mostrato come i certificati verdi abbiano prodotto un forte aumento delle vaccinazioni in Francia, Israele, Svizzera e Italia. E anche in quello studio l’effetto in Germania, seppure positivo, era meno significativo evidentemente per le modalità più lievi di applicazione. C’è stato quindi di sicuro un effetto molto positivo del green pass sulle vaccinazioni.

 

  

Ciò che di ulteriore mostra il nuovo studio pubblicato dal Bruegel e dal Conseil d’analyse économique è l’impatto sanitario. E anche questo è notevole. Senza l’introduzione del Green pass, alla fine del 2021 in Francia ci sarebbero state 32 mila ospedalizzazioni in più (+46%) in Francia, circa 5 mila (+14%) in Germania e quasi 9 mila (+29%) in Italia. E, analogamente, ci sarebbero stati 4 mila decessi in più in Francia (+49%), mille in Germania (+11%) e 1.300 in Italia (+26%). D’altronde, data l’elevatissima efficacia dei vaccini contro la malattia grave e contro il decesso, era evidente che a un effetto positivo del green pass nell’incremento dell’adesione vaccinale sarebbero conseguiti effetti altrettanto positivi in termini di ospedalizzazioni evitate e vite salvate.

  

   

Ciò che invece non era in partenza così scontato è l’effetto sull’economia. Una delle contestazioni principali, infatti, è stata che il Green pass ha depresso l’attività economica. Tutt’altro. Sempre lo stesso studio mostra che anche in questo caso l’effetto è stato positivo: senza l’introduzione del green pass, alla fine del 2021, il pil sarebbe stato più basso di 6 miliardi di euro in Francia, di 1,4 miliardi in Germania e di 2,1 miliardi in Italia. Inoltre è probabile che il green pass abbia evitato un lockdown in Francia, visto che nello scenario controfattuale le ospedalizzazioni avrebbero superato la soglia critica per il sistema sanitario transalpino. In sintesi, il green pass può continuare a non piacere, ma funziona.

 

  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali