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editoriali

Salvare i vaccini dalla magistratura

Redazione

La campagna vaccinale si salva con uno scudo penale. Speranza ci sta 

Dopo i numerosi appelli dei sindacati dei medici e degli esperti del settore, il governo si muove per fornire tutele legali agli operatori sanitari impegnati nelle vaccinazioni anti Covid-19. “Credo sia una richiesta giusta e comprensibile e che dobbiamo assumere nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo alle richieste di introduzione di uno scudo penale per i medici: “Penso che il governo debba lavorare nelle prossime ore per dare una risposta positiva a questa richiesta”.

 

Come evidenziato dal Foglio, non si tratta soltanto di tutelare la categoria professionale più esposta all’emergenza coronavirus, ma anche di garantire efficacia al piano vaccinale, che potrebbe risentire di un clima da “caccia alle streghe” in ambito giudiziario, sull’onda di quanto avvenuto in Sicilia. “Abbiamo piena fiducia nella magistratura, ma l’attuale sistema, per cui l’iscrizione nel registro degli indagati dei medici che hanno somministrato il vaccino è considerata un atto dovuto rischia di essere un forte deterrente. E mette a rischio la campagna vaccinale, proprio nel momento in cui la classe medica al completo ha dato la sua disponibilità”, ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, riprendendo l’appello lanciato da Anaao-Assomed.

   

Chiedono tutele anche i medici di base, per il momento ai margini della campagna vaccinale, ma che nelle intenzioni del governo dovranno essere sempre più coinvolti in prima persona nelle somministrazioni (“ci ritroviamo di fronte a vaccini nuovi che sono sicuri, ma se dovesse succedere qualcosa la colpa non può essere del medico”, ha sottolineato Silvestro Scotti, segretario della Fimmg). Gli appelli hanno ricevuto il consenso bipartisan della politica, persino del Movimento 5 stelle, tradizionalmente allergico a ogni forma di “scudo penale”. Ora serve passare dalle parole ai fatti.

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