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editoriali

Sui vaccini l’Ue ha fatto i compiti

redazione

Altre 300 milioni di dosi di Pfizer-BioNTech, ora tocca agli stati membri

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L’Unione europea prova a dare un’accelerata alla campagna di vaccinazione nei suoi stati membri, cercando di mettersi alle spalle le polemiche su ritardi di autorizzazione o negoziati paralleli condotti da alcuni governi per concentrarsi sulla cosa più importante: inoculare il maggior numero possibile di dosi per proteggere la popolazione e uscire dalla politica dei lockdown. Ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’acquisto di altre 300 milioni di dosi da Pfizer-BioNTech, che si aggiungeranno alle 300 milioni già ordinate. Dopo aver autorizzato il vaccino di Moderna, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha detto di aspettarsi la richiesta di AstraZeneca la prossima settimana con un possibile via libera a fine gennaio.

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L’Unione europea prova a dare un’accelerata alla campagna di vaccinazione nei suoi stati membri, cercando di mettersi alle spalle le polemiche su ritardi di autorizzazione o negoziati paralleli condotti da alcuni governi per concentrarsi sulla cosa più importante: inoculare il maggior numero possibile di dosi per proteggere la popolazione e uscire dalla politica dei lockdown. Ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’acquisto di altre 300 milioni di dosi da Pfizer-BioNTech, che si aggiungeranno alle 300 milioni già ordinate. Dopo aver autorizzato il vaccino di Moderna, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha detto di aspettarsi la richiesta di AstraZeneca la prossima settimana con un possibile via libera a fine gennaio.

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La stessa Ema ha autorizzato a estrarre dalle fiale di Pfizer-BioNTech 6 dosi invece di 5, aumentando di colpo del 20 per cento le somministrazioni potenziali. Se i sei contratti firmati finora dalla Commissione “si concretizzeranno, alla fine avremo più di 2 miliardi di dosi”, ha spiegato von der Leyen. “Il portafoglio che abbiamo è enorme” e “più che sufficiente per vaccinare tutta la popolazione europea”. L’annuncio di ieri serve anche a rispondere alle critiche che provengono dalla Germania, dove in molti ritengono incomprensibile il fatto che la Germania riceva poche dosi di un vaccino sviluppato e prodotto da una società tedesca. Il nuovo acquisto permette all’Ue di superare gli Stati Uniti, che finora hanno acquistato 200 milioni di dosi da Pfizer-BioNTech con un’opzione per altre 300 milioni. Von der Leyen ha cercato di chiudere le polemiche sui negoziati paralleli condotti dalla Germania per l’acquisto di 30 milioni di dosi Pfizer-BioNTech. Il quadro europeo per i vaccini “è legalmente vincolante”, ha detto von der Leyen: “A nessuno stato membro è permesso negoziare in parallelo o avere un contratto in parallelo”. Insomma, l’Ue ha fatto i suoi compiti mettendo tutti nelle stesse condizioni. Ora tocca agli stati membri vaccinare i loro cittadini.

 

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