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Tutta Italia zona gialla rafforzata, a scuola dall'11. Ecco il nuovo decreto

redazione

Raggiunto l'accordo nella notte. Slitta il rientro in classe per le superiori, mascuola le regioni che vanno in ordine sparso. Nei weekend tutto il paese torna arancione. L'aggiornamento dei colori nelle regioni avverrà sulla base di soglie RT più restrittive 

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Che la data del 7 gennaio non sarebbe stata quella dell’effettiva riapertura delle scuole erano in molti a sospettarlo. E nella notte è arrivata la conferma del governo: solo elementari e medie torneranno tra i banchi da giovedì, mentre le scuole superiori riprenderanno da lunedì e al 50 per cento della presenza, il resto in DAD. Il quadro è tracciato nel nuovo decreto varato dall’esecutivo, che introduce anche le misure restrittive in vigore dal 7 al 15 gennaio. Ma sono diverse le regioni che sulla scuola si muoveranno in autonomia: in Sardegna gli studenti medi torneranno in classe il 15; in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche le aule resteranno vuote fino a fine gennaio mentre in Campania si tornerà sì l’11, ma con gradualità rispetto al 50 per cento degli studenti in presenza.

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Che la data del 7 gennaio non sarebbe stata quella dell’effettiva riapertura delle scuole erano in molti a sospettarlo. E nella notte è arrivata la conferma del governo: solo elementari e medie torneranno tra i banchi da giovedì, mentre le scuole superiori riprenderanno da lunedì e al 50 per cento della presenza, il resto in DAD. Il quadro è tracciato nel nuovo decreto varato dall’esecutivo, che introduce anche le misure restrittive in vigore dal 7 al 15 gennaio. Ma sono diverse le regioni che sulla scuola si muoveranno in autonomia: in Sardegna gli studenti medi torneranno in classe il 15; in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche le aule resteranno vuote fino a fine gennaio mentre in Campania si tornerà sì l’11, ma con gradualità rispetto al 50 per cento degli studenti in presenza.

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Per il governo, già turbato dalle agitazioni nella maggioranza, l’obiettivo è mantenere una linea di rigore per contenere i contagi e lasciare che la campagna vaccinale ingrani la marcia. Così, dal giorno successivo all’Epifania tutta Italia tornerà in fascia gialla ma con i weekend arancioni: bar e ristoranti resteranno chiusi sabato e domenica e non si potrà uscire dal proprio comune, mentre le visite ad amici e familiari saranno consentite in massimo due persone per volta (esclusi i minori di 14 anni). Nei giorni infrasettimanali saranno invece aperti bar e ristoranti fino alle 18, mentre sarà consentito l’asporto fino alle 22, e non ci si potrà spostare tra le regioni se non per comprovate esigenze. Resta in vigore indistintamente fino al 15 gennaio il coprifuoco dalle 22 alle 5.

 

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Nuove misure restrittive potranno essere introdotte dall’8 gennaio nelle regioni che presentano un quadro più preoccupante. Venerdì verranno infatti presentati i dati della Cabina di regia per il monitoraggio delle regioni, per le quali saranno applicati parametri più rigidi di quelli usati finora: con l’RT tra 1 e 1,25 verrà assegnato il colore arancione, sopra 1,25 il rosso. L’obiettivo è mantenere un indice di contagio sotto il livello 1. Laddove questo avverrà, si pensa all’introduzione di una zona bianca dove sarà consentito riaprire i luoghi della cultura e dello sport, dunque cinema, teatri, musei, palestre e piscine.

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