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I segnali non sono affatto buoni

Roberto Volpi

L'Oms ha commesso un clamoroso errore nell'ultimo aggiornamento settimanale. E nessuno se n'è accorto, per tutta la settimana

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Non sono buoni segnali. Nell’aggiornamento epidemiologico settimanale Covid-19 dell’8 dicembre (Covid-19 – Weekly epidemiological update – 8 December 2020) l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riporta nella riga finale questi dati cumulativi fino alla data del 7 dicembre: numero di casi nel mondo 65.872.391, numero di morti nel mondo 1.523.656. E fin qui niente da obiettare, trattasi di dati grezzi che non abbiamo motivo di non ritenere attendibili.

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Non sono buoni segnali. Nell’aggiornamento epidemiologico settimanale Covid-19 dell’8 dicembre (Covid-19 – Weekly epidemiological update – 8 December 2020) l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riporta nella riga finale questi dati cumulativi fino alla data del 7 dicembre: numero di casi nel mondo 65.872.391, numero di morti nel mondo 1.523.656. E fin qui niente da obiettare, trattasi di dati grezzi che non abbiamo motivo di non ritenere attendibili.

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Ma dove l’Oms cade pesantemente in errore è quando, nella stessa riga riassuntiva dice che questi dati cumulativi corrispondono, rispettivamente, a 509 casi e 9 morti per milione di abitanti dall’inizio dell’epidemia. Niente affatto. Considerando una popolazione mondiale attuale di 7,8 miliardi i casi e i morti di coronavirus dall’inizio dell’epidemia al 7 dicembre corrispondono, rispettivamente, a 8.445 casi e a 195 morti per milione di abitanti. Cos’ha fatto in realtà l’Oms? Ha preso i casi e i morti dell’ultima settimana – rispettivamente 3.970.427 e 73.396 – e ha trovato che corrispondono rispettivamente a 509 casi e 9 morti per milione di abitanti.

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Ma si tratta, appunto, dei quozienti per milione di abitanti dei casi e dei morti dell’ultima settimana, non dei casi e dei morti dall’inizio della pandemia. Errore scusabile? No. Perché è ben vero che questi errori sono sempre possibili. Ma non all’Oms, non in un report ufficiale settimanale sull’andamento della pandemia, non in una fase di questa delicatezza. Non può accadere avendo a disposizione un apparato di tecnici e tecnologie che non ha eguali. No, non può passare sotto silenzio un errore di questa gravità e vistosità.

 

A maggior ragione in quanto l’aggiornamento settimanale dell’8 dicembre è rimasto non corretto per tutta la settimana, senza che nessuno all’interno dell’Oms si accorgesse dell’errore e senza che nessuno dall’esterno provvedesse a suggerire la correzione all’Oms. Cosa, quest’ultima, che solleva pesanti dubbi circa la circolazione, la lettura e l’approfondimento dei dati dell’Oms sulla pandemia da coronavirus ai vari livelli e nelle diverse regioni del mondo. No, non sono affatto buoni segnali, questi.

  

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