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editoriali

Lo scandalo delle infezioni in ospedale

redazione

Gli infermieri e i medici eroi si meritano una classe dirigente migliore

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Il numero esorbitante di medici e infermieri che si sono infettati è un dato da esaminare con attenzione. I numeri sono impressionanti: solo in Lombardia si sono ammalati di Covid più di 12 mila, poco meno dei 14 mila che sono stati colpiti dal virus nelle residenze per anziani (negli ultimi 30 giorni, in Italia, i casi di operatori sanitari infettati sono stati 24.050 su un totale di 831.200 infezioni). E’ ragionevole pensare che in Italia il numero sia da tre a quattro volte maggiore. E’ comprensibile che nella prima fase, quando non erano chiari i caratteri dell’infezione e le strutture sanitarie erano assediate, non si siano sapute o potute adottare misure adeguate. Però il fenomeno è proseguito e prosegue, nonostante ormai sia noto a tutti, e naturalmente ai sanitari più che agli altri, quali precauzioni debbano essere adottate per proteggersi dall’infezione.

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Il numero esorbitante di medici e infermieri che si sono infettati è un dato da esaminare con attenzione. I numeri sono impressionanti: solo in Lombardia si sono ammalati di Covid più di 12 mila, poco meno dei 14 mila che sono stati colpiti dal virus nelle residenze per anziani (negli ultimi 30 giorni, in Italia, i casi di operatori sanitari infettati sono stati 24.050 su un totale di 831.200 infezioni). E’ ragionevole pensare che in Italia il numero sia da tre a quattro volte maggiore. E’ comprensibile che nella prima fase, quando non erano chiari i caratteri dell’infezione e le strutture sanitarie erano assediate, non si siano sapute o potute adottare misure adeguate. Però il fenomeno è proseguito e prosegue, nonostante ormai sia noto a tutti, e naturalmente ai sanitari più che agli altri, quali precauzioni debbano essere adottate per proteggersi dall’infezione.

 

C’è quindi un evidente problema di organizzazione, di controllo, insomma di direzione. Il sistema sanitario è ovviamente gerarchizzato, ci sono responsabili, direttori, primari, insomma c’è una classe dirigente effettiva. C’è anche una presenza delle autorità istituzionali, che però non interferiscono quasi mai sulle decisioni sanitarie. Il numero impressionante di medici ammalati e morti è un segnale preoccupante, oltre che, naturalmente, una causa ulteriore di aggravamento della carenza di personale sanitario che si dimostra particolarmente grave in presenza di una pandemia. E’ urgente provvedere, inseverire regolamentazione e controlli proprio sul personale sanitario, che è il presidio fondamentale per la salute pubblica. Anche episodi estremi di generosità, che sono ammirevoli moralmente, debbono essere evitati. Se per assistere in condizioni che mettono in pericolo la propria sicurezza un medico finisce per ammalarsi non potrà più assistere altri pazienti. Anche in questo campo ci vuole disciplina: chi deve dare le disposizioni agli altri deve anche dare l’esempio rispettandole rigorosamente, sia per evitare di ammalarsi, sia per poter esercitare la propria indispensabile funzione.

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