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editoriali

Vaccino: adelante con juicio

redazione

Meglio la cautela di Big Pharma delle fughe in avanti di Putin

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La Johnson & Johnson ha sospeso la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 dopo che un volontario ha sviluppato una “reazione avversa”. Non è ancora chiara la causa della reazione né se sia collegata al vaccino, anche perché non si sa neppure se questa persona sia una di quelle a cui è stato somministrato il vaccino o solo il placebo. Tuttavia, per precauzione e per poter indagare su cosa sia accaduto, la multinazionale ha al momento sospeso i test clinici che sono nella cosiddetta “fase 3” (che serve a determinare l’efficacia e la sicurezza del farmaco su larga scala) e coinvolgono circa 60 mila volontari in tutto il mondo. Il vaccino della Johnson & Johnson, a differenza degli altri in sperimentazione, avrebbe il vantaggio di essere somministrato con una singola dose. Il mese scorso, un episodio analogo era accaduto a un’altra multinazionale farmaceutica: AstraZeneca, che sta sviluppando un vaccino con l’Università di Oxford, aveva sospeso per pochi giorni i test clinici dopo che un volontario aveva accusato una potenziale reazione avversa.

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La Johnson & Johnson ha sospeso la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 dopo che un volontario ha sviluppato una “reazione avversa”. Non è ancora chiara la causa della reazione né se sia collegata al vaccino, anche perché non si sa neppure se questa persona sia una di quelle a cui è stato somministrato il vaccino o solo il placebo. Tuttavia, per precauzione e per poter indagare su cosa sia accaduto, la multinazionale ha al momento sospeso i test clinici che sono nella cosiddetta “fase 3” (che serve a determinare l’efficacia e la sicurezza del farmaco su larga scala) e coinvolgono circa 60 mila volontari in tutto il mondo. Il vaccino della Johnson & Johnson, a differenza degli altri in sperimentazione, avrebbe il vantaggio di essere somministrato con una singola dose. Il mese scorso, un episodio analogo era accaduto a un’altra multinazionale farmaceutica: AstraZeneca, che sta sviluppando un vaccino con l’Università di Oxford, aveva sospeso per pochi giorni i test clinici dopo che un volontario aveva accusato una potenziale reazione avversa.

Queste notizie, soprattutto se comunicate con toni scandalistici, suscitano un po’ di allarme nella popolazione. Ma dovrebbero invece tranquillizzarla. Vuol dire che le aziende farmaceutiche stanno procedendo con serietà, senza cercare scorciatoie, e che il vaccino sarà approvato solo quando saranno dimostrate sicurezza ed efficacia. La cautela e il rigore scientifico delle multinazionali sono in contrapposizione alle pressioni della politica e dei governi che, invece, per questioni di egemonia e di consenso vogliono che un vaccino venga approvato in fretta, a costo di sacrificare l’integrità del processo scientifico e autorizzativo. E’ l’esempio di Vladimir Putin, che ha autorizzato il vaccino russo “Sputnik V” senza aver concluso i test di fase 3. Ma la cosa più paradossale è che i No Vax, che diffidano della sicurezza dei vaccini di Big Pharma, hanno come idolo Putin che i vaccini li testa direttamente sulla popolazione.

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