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armi e non solo

Biden sente Meloni, Macron, Scholz e Sunak e conferma l'invio di 31 Abrams a Kyiv

Stati Uniti, Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna si coordinano sul sostegno all'Ucraina, mentre il presidente americano annuncia l'invio dei tank in Ucraina: "Aiutiamo gli ucraini a difendersi. Non è un'offensiva contro la Russia"

Si è tenuta questo pomeriggio una lunga telefonata tra i cinque presidenti di Italia, Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna con lo scopo di coordinarsi su come continuare a sostenere l'Ucraina. 

Nella nota diffusa da Palazzo Chigi si legge: "Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha oggi avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Biden, il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz e il primo ministro britannico Sunak nel quadro dello stretto coordinamento euroatlantico sul sostegno all’Ucraina. Prendendo atto della situazione sul terreno a quasi un anno dall’invasione russa, i leader hanno ribadito l’importanza di una costante forte coesione tra alleati nel continuare a fornire assistenza a Kiev a 360 gradi".

La notizia arriva a ridosso dell'annuncio del presidente degli Stati Uniti dell'invio di 31 carri armati Abrams al governo di Volodymyr Zelensky. Parlando in una conferenza stampa alla nazione, Joe Biden ha detto che le nuove forniture "rafforzeranno la capacità di difesa delle Forze armate ucraine e faciliteranno il raggiungimento dei loro obiettivi strategici". Per questo, ha aggiunto, "non c'è nessuna minaccia alla Russia. Aiutiamo l'Ucraina a difendersi".

"Inizieremo ad addestrare i militari ucraini il prima possibile" ha poi spiegato. Infatti, i carri armati Abrams sono "i più avanzati al mondo", ma sono anche complicati da utilizzare e da mantenere. Nella stessa conferenza stampa il capo di stato americano ha ribadito il valore della collaborazione tra Stati Uniti e Unione europea: "Siamo uniti come mai prima d'ora a sostegno dell'Ucraina", e ha aggiunto: "Questa mattina ho parlato con gli alleati della Nato, per discutere il futuro del nostro coordinamento a sostegno dell'Ucraina, che sta preparando una nuova controffensiva e ha bisogno di capacità tattica e di deterrenza per riconquistare il proprio territorio".

 

 

In risposta alle parole del presidente americano non sono mancati i ringraziamenti di Volodymyr Zelensky: "È un passo importante sulla via della vittoria. Oggi il mondo libero è unito come mai prima d'ora per un obiettivo comune: la liberazione dell'Ucraina".