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Roma Capoccia

La Chiesa ortodossa copta sospende il dialogo con Roma. Motivo? “Fiducia supplicans”

Matteo Matzuzzi

Da quando è stata pubblicata, la Dichiarazione Fiducia supplicans ha prodotto una frattura mai vista nella Chiesa in tempi recenti. L'ultimo segnale arriva dalla Chiesa copta che ha deciso di interrompere il dialogo ecumenico con Roma

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È passata un po’ in silenzio la decisione della Chiesa ortodossa copta di chiudere il dialogo con Roma, che proprio con Papa Francesco aveva vissuto il suo momento d’oro, come dimostrano i due incontri di Bergoglio con il Papa copto Tawadros II, nel 2017 e l’anno scorso.

Motivo dello stop è la sciagurata Dichiarazione Fiducia supplicans, sciagurata perché inutile – chi benediceva le coppie “irregolari” prima del documento lo continuerà a fare, e chi non lo faceva prima continuerà a non farlo – e perché da quando è stata pubblicata ha prodotto una frattura mai vista nella Chiesa in tempi recenti. “Dopo aver consultato le Chiese sorelle della famiglia ortodossa orientale”, si legge nella Nota diffusa dalla Chiesa copta, si è “deciso di sospendere il dialogo con la Chiesa cattolica”.

Per chiarire meglio il concetto, si legge ancora che “non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. Valeva la pena, per una mera questione ideologica cara al cardinale Fernández, di mettere a repentaglio il dialogo ecumenico così faticosamente instradato? La risposta appare quantomai ovvia. Almeno stavolta. 

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