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Roma Capoccia

Chi è Claudia Pratelli, il nuovo assessore alla Scuola di Roma

Gianluca Roselli

Nata a Siena, è stata nella direzione nazionale di Sinistra Italiana. “La didattica in presenza resta la priorità. Dopo due anni iniziamo a mettere in fila i danni provocati nei ragazzi come la sofferenza sociale e i disturbi psicologici”

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“Si è ritrovata assessore quasi per caso, ma non è un caso che sia diventata assessore”. Miglior definizione (pronunciata da un ex avversario del III municipio) non ci potrebbe essere per definire l’ascesa politica di Claudia Pratelli, che nella giunta Gualtieri detiene le deleghe per Scuola, Formazione e Lavoro, in quota Roma Futura, la lista di Giovanni Caudo. E scuola e lavoro sono due settori cruciali nella Roma della (post) pandemia. Questa settimana, infatti, anche nella Capitale sono ricominciate le scuole, con il virus che ormai contagia i bambini quanto gli adulti. Già si vedono ragazzi abbigliati come in montagna, con sciarponi e cappelli, perché molti prof in aula tengono le finestre aperte. Ma non può essere quella la soluzione. “Pensiamo a purificatori d’aria nelle aule, stiamo valutando la questione con gli esperti dell’Istituto Spallanzani”, ha spiegato Pratelli. Lo spettro da evitare è ripiombare nella Dad. “La didattica in presenza resta la priorità. Dopo due anni iniziamo a mettere in fila i danni provocati nei ragazzi come la sofferenza sociale e i disturbi psicologici”, ha aggiunto. Poi c’è il lavoro, con la perdita di posti e la chiusura di molte attività. Qui la ricetta è più complessa e coinvolge tutti: governo, regione, città metropolitana. E i denari, molti, in arrivo con il Pnrr serviranno anche a questo. 

Pratelli ha 40 anni ed è una romana d’adozione. Nata a Siena, si è trasferita per studiare alla Sapienza, dove si laurea in Sociologia, per poi iniziare un percorso nel sindacato, alla Cgil scuola. Poi il salto nella direzione nazionale di Sinistra Italiana, esperienza che però giudicherà deludente per “troppe divisioni e difficoltà nel costruire un percorso comune con le altre forze di sinistra”. La ragazza è brillante, tanto che qualcuno la suggerisce a Caudo, ex assessore nella giunta di Ignazio Marino, quando, da presidente del III municipio, deve trovare qualcuno che si occupi di scuola. Lei sul territorio si trova bene. All’inizio, come un po’ tutti i “forestieri”, è guardata con qualche sospetto, poi si farà amare. “E’ molto caparbia, tosta, una che tiene il punto: quando si prefigge un obbiettivo lo raggiunge”, dicono di lei. Come rovescio della medaglia, a volte può sembrare un po’ spigolosa, nonostante l’aria innocente e il sorriso. Top secret la sua vita privata, forse ha un fidanzato, chissà… In compenso non nasconde: i suoi social sono zeppi di post sui diritti delle donne, in favore della legge Zan, contro i fascismi, lotta alle diseguaglianze e alle violenze di genere, eccetera. Esultanze per Zaki  e solidarietà a Mimmo Lucano. Vorrebbe nidi con orari più lunghi e università gratuite. “Raggi? Da donna ha fatto la guerra alla Casa delle donne…”.

 

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Nei suoi anni a Montesacro si fa stimare da Caudo (ma tra i suoi fan annovera anche Fabrizio Barca), che la candida alle Comunali con Roma Futura, con cui viene eletta con 2.237 voti. L’assessore dovrebbe essere lui, ma l’Urbanistica la vuole il Pd con Maurizio Veloccia. C’è però libera la Scuola e Caudo si fa da parte. “Abbiamo messo la competenza al primo posto, quindi chi meglio di lei…”, spiega l’urbanista. C’è solo un momento in cui Pratelli diventa davvero intrattabile, anzi stacca proprio il telefono: a luglio e ad agosto, quando a Siena va in scena il Palio. Lei è della Nobile Contrada del Nicchio. 

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