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roma capoccia

Dopo la giunta, Gualtieri si dovrà occupare della macchina comunale: valzer di dirigenti

Fernando Magliaro

Per alcuni degli alti funzionari è già pronta una proroga, altri saranno sostituiti. In ballo, quasi 30 posti

Se il rebus giunta sta occupando i giorni del neo sindaco Roberto Gualtieri, c’è un secondo puzzle che, rapidamente, dovrà essere ricomposto: quello della squadra dei dirigenti apicali del Campidoglio. Virginia Raggi e i suoi hanno fatto un’infornata di dirigenti dalla Toscana, Livorno e Arezzo. Gualtieri, appena insediato, ha varato un’ordinanza con cui proroga alcuni di questi alti funzionari fino al 30 novembre: sono 28 funzionari, 21 facenti capo a 16 strutture centrali del Campidoglio e 7 dirigenti di diverse aree tecniche di 6 Municipi. Nell’elenco manca il segretario generale, Pietro Paolo Mileti. Per legge, Mileti rimane in carica almeno 60 giorni dopo l’elezione di Gualtieri che ha 120 giorni dalla data di insediamento per decidere se mantenerlo o trovarne un altro.

Dopo il trasloco di Franco Giampaoletti da direttore generale del Comune a direttore generale di Atac, la Raggi aveva nominato Gabriella Acerbi come dg ad interim. La Acerbi è già in pensione e può ricoprire solo incarichi a titolo gratuito e non è nell’elenco delle proroghe disposto da Gualtieri.
C’è, invece, un arrivo dal Comune di Nardò (provincia di Lecce) che almeno fino al 30 novembre resterà in carica: Maria José Castrignanò è stata confermata come direttore della direzione bilancio della Ragioneria generale. Altra proroga è quella del capo dell’Avvocatura, Angela Raimondi, che, però, andrà in pensione entro fine anno. In corsa per la successione ci sono Andrea Magnanelli e Nicola Sabato, i due avvocati più esperti nella squadra dei legali capitolini. A meno che non ci sia la rentrée di Rodolfo Murra: alla guida dell’Avvocatura con Marino, entrato in rotta di collisione con la Raggi all’inizio del mandato sulla questione stadio, Murra è in aspettativa in Comune e guida l’avvocatura regionale dove è stato portato da Albino Ruberti, capo gabinetto di Zingaretti ieri e Gualtieri oggi.

Poi ci sono i direttori di dipartimento. In bilico ci sono Roberto Botta e Fabio Pacciani dei Lavori pubblici. Al contrario Cinzia Esposito (Urbanistica), Caterina Cirillo (Trasporti), Giovanni Serra (Politiche sociali), Angelo Ottavianelli (Personale) hanno un anno e spicci prima della rotazione obbligatoria di legge, ma più di qualcuno nel Pd vorrebbe anticiparne i cambi. Di sicuro appena chiusa la giunta, Gualtieri inizierà a occuparsi dell’altra squadra. Quella dei dirigenti comunali. La vera macchina del Campidoglio.