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Il retroscena

"Mai più Covid party". Così la festa di una dirigente ha terrorizzato la sindaca Raggi

Quando martedì si è diffusa la notizia della positività del capo di gabinetto della sindaca, tutti hanno pensato alla festa di compleanno organizzata dalla vice Gabriella Acerbi

Simone Canettieri

Lo scorso 30 settembre il ricevimento della dirigente in Campidoglio con poche mascherine indossate. E l'altro giorno è scoppiato il panico: il Comune si è trasformato in un piccolo ospedale. Tutti a fare i test sieriologici

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"Ma allora qui siamo davvero tutti infetti: oddio!”. Panico. Pianti. Chiamate concitate ai propri cari: “Hai letto? Hai saputo? Non andare dalla nonna? Anzi quando siamo andati l’ultima volta dai nonni? Non uscire, fai come ti dico”.  Sguardi persi. Uno psicodramma.   

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"Ma allora qui siamo davvero tutti infetti: oddio!”. Panico. Pianti. Chiamate concitate ai propri cari: “Hai letto? Hai saputo? Non andare dalla nonna? Anzi quando siamo andati l’ultima volta dai nonni? Non uscire, fai come ti dico”.  Sguardi persi. Uno psicodramma.   

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Quando martedì scorso ilfoglio.it ha rivelato la notizia della positività al coronavirus di Stefano Castiglione (capo di gabinetto del Comune) il Campidoglio è sprofondato – giustamente e comprensibilmente – nella paura. Subito si è attivato il protocollo sanitario a cura dell’Ipab, la mutua del Comune di Roma.

 
Al primo piano di palazzo Senatorio, tra la sala degli Arazzi e quella delle Bandiere, è stato allestito, in fretta e in furia, un mini centro anti-covid per effettuare i test sierologici. Staff, dirigenti, dipendenti, diversi assessori. Tutti in fila in attesa del prelievo. Tutti tranne la sindaca Virginia Raggi che è volata con la scorta all’ospedale San Giovanni per un tampone rapido (ieri il secondo test con la conferma di negatività). 

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Ma perché così tanta apprensione, seppur più che lecita visti i tempi bui della pandemia? Bisogna fare un passo indietro: lo scorso 30 settembre in Comune si è svolto un piccolo party per il compleanno di Gabriella Acerbi, vicecapo di gabinetto. Il braccio destro cioè di Castiglione. La dirigente ha festeggiato così il suo compleanno. Niente di speciale né di sibaritico. Tavola imbandita nella sala degli Arazzi: dolci e pizzette, crostate e panini.

 

Per cortesia, e quieto vivere, in molti, moltissimi si sono affacciati: per farsi vedere, per fare gli auguri alla festeggiata, per fare un po’ di relazioni politiche (in Campidoglio passano i sindaci, ma i dirigenti no). 

 

All’appuntamento si è visto anche Castiglione. Così come la sindaca e qualche assessore.  Il tempo di un brindisi e di un dolcetto. Sicché martedì, quando l’ansia è entrata in Campidoglio, a molti sono venuti in mente le immagini della festa. Tra chi portava la mascherina, chi non la portava e chi, giustamente tra un bicchiere e un salato da addentare, la teneva abbassata sotto al mento. E così in molti si sono autosuggestionati. Sicuramente anche a ragione. Da qui le ore tese appena si è saputo della notizia del capo di gabinetto positivo. 

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Per fortuna i sierologici, i cui risultati sono stati forniti ieri mattina, non hanno dato brutti esiti. E Raggi ha evitato dunque un’altra grana, personale, politica e amministrativa. “Di sicuro, però, i compleanni d’ora in poi si celebreranno via zoom o Skype”, spiegavano ieri in Comune passandosi la mano sulla fronte. Come per dire: anche questa è andata. E per fortuna, certo.

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