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Preghiera

Qualche critica a Piero Angela da un punto di vista cristiano

Camillo Langone

Il divulgatore scientifico era razionalista contro omeopatia e astrologia, irrazionalista perché sedotto dalle teorie di Greta Thunberg, e illiberale perché esortava l'esercito a far rispettare l'obbligo di mascherina all'aperto. Scientista più che scientifico.

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Che nel trigesimo della morte si possa parlare di Piero Angela da un punto di vista cristiano, senza venire linciati dai pagani. Come divulgatore scientifico era troppo poco scientifico, era fissato con l’evoluzionismo, un’ipotesi che non c’è modo di testare scientificamente (il salto di specie è irriproducibile in laboratorio) e dunque un’ideologia usata come randello contro noi religiosi che preferiamo il creazionismo, altra ipotesi non testabile e però nobilitante e non avvilente, avvicinante l’uomo a Dio e non allo scimpanzè. Se favola dev’essere, sia una favola bella... Angela era incoerente, razionalista quando combatteva astrologia e omeopatia e irrazionalista quando, sedotto da Greta, sosteneva la teoria antiumana, panteista, masochista e improvata, delle cause umane del riscaldamento climatico. Svelando il suo lato illiberale, finto-scettico e vero-fanatico, durante la pandemia esortò l’esercito a far rispettare l’obbligo, imposto dal fideismo covidista, di mascherina all’aperto. Insomma scientista più che scientifico, propagandista più che divulgatore (mentre di divulgazione scientifica vera, non ideologica, come quella che oggi fa l’Avvocato dell’Atomo, esperto di energia nucleare a cui nessuno affida programmi tv, c’era e c’è bisogno). Pace all’anima sua, guerra alle sue idee rovinose.

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