Alessandro Haber (Ansa) 

preghiera

Alessandro Haber, ultimo caratterista e (forse) ultimo uomo libero d'Italia

Camillo Langone

Fuma al chiuso per la disperazione del personale, ci dà dentro al ristorante, chiede alla cameriera di abbassarsi la mascherina ("un trucco galante"). Lui la tiene molto poco. Ogni tanto bestemmia, ed è riprovevole, "ma Dio mi vuole bene!"

Lunga vita ad Alessandro Haber! Lo incontro dopo la presentazione della sua autobiografia, a cui non ho partecipato perché bisognava mettere la mascherina. Lui la mette ancor meno di me, constato. A parte che adesso sta fumando, nella hall dell’albergo, per la disperazione del personale. Ci portano in un ristorante che ha come unico merito il carrello dei bolliti (comunque non un merito da poco), e ci diamo dentro. Dei vari pezzi che compongono il bollito misto gli piacciono il manzo, il cappone, lo zampone, il cotechino, non la testina né il ripieno (che in effetti stavolta lascia perplesso anche me).

  

Ordino del lambrusco, lui è dubbioso, quando lo beve si convince. Parla molto, tiene banco e dice spesso la parola “figa”. Chiede alla cameriera di abbassare la mascherina, per mostrarsi: “Sei molto meglio così” (poi ci spiega che è un trucco galante). Ogni tanto bestemmia e questo invece è riprovevole: “Alessandro, bestemmi?”. “Ma Dio mi vuole bene!”.

 

Narciso, infantile, immorale, teatrale, Haber è l’ultimo caratterista e forse l’ultimo uomo libero d’Italia. Corro a leggermi l’autobiografia che a questo punto sospetto sia indispensabile.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).