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preghiera

L'onda moralistica ha trasformato anche il vino da piacere a predicozzo

Camillo Langone

Ora anche le cantine edificanti, con vignaioli che parlano di "vino etico", che guardano dall’alto in basso gli altri "colpevoli" di difendersi dai parassiti con l’aborrita chimica. Come se il rame usato dai sedicenti naturali fosse ricavato dai rapanelli

San Martino patrono degli osti e dei vignaioli, san Martino che per la tua festa vuoi “oca, castagne e vino”, san Martino che l’11 novembre hai sempre occasionato allegri banchetti, ti invoco per sfuggire a questa ondata moralistica che ha trasformato il vino da piacere a predicozzo. Per dire, ho appena bevuto una vespaiola di Fara Vicentino, frizzante, rifermentata in bottiglia, una goduria, senonché la cantina si chiama Il Moralizzatore. Non ci volevo credere, guardavo e riguardavo l’etichetta, pensavo di avere le traveggole: Il Moralizzatore! Una cantina edificante! San Martino, quaggiù è tutto un filosofare di saccenti, di supponenti, di vignaioli sedicenti naturali che parlano di “vino etico”, che guardano dall’alto in basso i vignaioli cosiddetti convenzionali ossia colpevoli di difendere i vigneti dai parassiti con l’aborrita chimica (come se il rame usato dai sedicenti naturali fosse ricavato dai rapanelli…). San Martino, non mi dilungo perché sto andando a festeggiarti: proteggi me, i miei tabarri, i castagneti, i vigneti, e chi ha allevato l’oca che sto per divorare!

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).