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Preghiera

La religione di Papa Francesco non c'entra più nulla con la Bibbia

Camillo Langone

Nelle incisioni di Gustave Dorè è evidente come il Testo sia creazionista, maschilista, antimisericordioso in lungo e in largo, antianimalista, addirittura infanticida

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Distinguo i libri da notte dai libri da giorno: quelli da giorno non posso leggerli a letto altrimenti mi tolgono il sonno. “La Bibbia di Doré” (Marietti 1820) è un notevolissimo libro da giorno (anzi librone, viste le dimensioni quasi da leggìo). Consta di duecentoquarantuno incisioni sconvolgenti perché il potente artista francese ha illustrato altrettanti versetti biblici. E la Bibbia, Doré lo dimostra ad abundantiam, è Parola Terribile che con l’odierna religione non sembra c’entrare nulla. Nulla con la religione di Papa Francesco, ovvio, ma poco anche con la religione dei suoi immediati predecessori. La Bibbia è testo creazionista (prima incisione), maschilista (seconda incisione), antimisericordioso in lungo e in largo (terza, sesta, settima, nona, tredicesima quattordicesima...), antianimalista (trentatreesima incisione), addirittura infanticida (trentacinquesima incisione).

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Distinguo i libri da notte dai libri da giorno: quelli da giorno non posso leggerli a letto altrimenti mi tolgono il sonno. “La Bibbia di Doré” (Marietti 1820) è un notevolissimo libro da giorno (anzi librone, viste le dimensioni quasi da leggìo). Consta di duecentoquarantuno incisioni sconvolgenti perché il potente artista francese ha illustrato altrettanti versetti biblici. E la Bibbia, Doré lo dimostra ad abundantiam, è Parola Terribile che con l’odierna religione non sembra c’entrare nulla. Nulla con la religione di Papa Francesco, ovvio, ma poco anche con la religione dei suoi immediati predecessori. La Bibbia è testo creazionista (prima incisione), maschilista (seconda incisione), antimisericordioso in lungo e in largo (terza, sesta, settima, nona, tredicesima quattordicesima...), antianimalista (trentatreesima incisione), addirittura infanticida (trentacinquesima incisione).

 

Non c’è molto da stupirsi, essendo voce di colui che ha detto: “Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame, i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti”. L’ottantottesima incisione, illustrazione del Primo Libro delle Cronache, potrebbe riguardarci: “Dio mandò un angelo a Gerusalemme per devastarla”. Quella devastazione era la peste. C’entra qualcosa la Bibbia coi gesuiti ghignanti che su Civiltà Cattolica hanno definito “profeta di sventura” chi vede nella presente pandemia una punizione divina? A me non pare. In ogni caso, da non dormirci.

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