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Preghiera

Gli italiani odiano la libertà

Camillo Langone

Non torneremo liberi neanche finita la pandemia. Benvenuta sopraffazione democratica

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Si sappia che liberi non torneremo. Nemmeno dopo il virus. La pandemia ha rappresentato uno svelamento, per dirla con Heidegger: cadute le vecchie ipocrisie ecco a voi, finalmente nuda, la sopraffazione democratica, l’espressione politica dell’odio delle masse per la libertà. Se gli italiani non odiassero la libertà non sarebbe stata approvata, alla Camera, la legge Zan contro la libertà di parola. Se gli italiani non odiassero la libertà non sarebbero state vietate, a Milano, le sigarette nei parchi pubblici e le grigliate nei giardini privati.

  

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Se gli italiani non odiassero la libertà non sarebbe stata assegnata, a Firenze, una parete comunale di 213 metri quadri al muralista Jorit per dipingere un enorme Gramsci, l’intellettuale che, come scrisse Arbasino, “muore in una prigione di tiranni lasciandosi dietro non un inno alla Libertà ma il progetto di un apparato di intellettuali conformisti e propagandisti per una nuova tirannide”.

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