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San Nicodemo, devo delle scuse ai sodomiti?

Camillo Langone
San Nicodemo, devo fare come te? Sei riuscito a finire sui calendari nonostante tu sia l’eponimo del nicodemismo, ossia del conformarsi pubblicamente alla religione dominante seppellendo la propria fede nell’intimità (pur di conservare il posto nel Sinedrio giudaico andavi ad ascoltare Gesù di nascosto, di notte).
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San Nicodemo, devo fare come te? Sei riuscito a finire sui calendari nonostante tu sia l’eponimo del nicodemismo, ossia del conformarsi pubblicamente alla religione dominante seppellendo la propria fede nell’intimità (pur di conservare il posto nel Sinedrio giudaico andavi ad ascoltare Gesù di nascosto, di notte). Dunque io dovrei fingere di ignorare l’Antico e il Nuovo Testamento, il Genesi e la Lettera ai Romani, pur di mostrarmi obbediente al Sinedrio cattolico, ai vescovi, ai cardinali e ai Papi (quaggiù viviamo una situazione neomedievale di papato molteplice) secondo i quali devo delle scuse ai sodomiti? Dunque dovrei deplorare la balentìa sarda che a Oristano e Palmas Arborea si è opposta con biblico vigore alla propaganda omosessualista, e dire che l’esposizione stradale di fotografie in cui uomini si baciano e donne si accarezzano è cosa buona e giusta? San Nicodemo, illuminami, sono tormentato dai dubbi.
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