Da Franceschini a Orlando fino a Boccia, per ragioni diverse in tanti hanno storto il naso di fronte all'idea della segretaria in vista delle europee. Ma anche tra i bonacciniani non mancano le differenze
Il correntone di maggioranza che sostiene Elly Schlein si è diviso in tre. Colpa della proposta del nome della segretaria nel logo elettorale per le europee, che ha visto spaccarsi e litigare anche i big del Partito democratico che hanno contribuito all’elezione della leader. Una parte del correntone (Dario Franceschini e Andrea Orlando, tanto per fare due nomi) era contraria sia all’idea di inserire il nome di Schlein nel simbolo sia alla sua candidatura. E alla fine era disposta ad accettare un compromesso di minima: la segretaria candidata in due circoscrizioni.
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