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"Regaliamo Lampedusa all'Africa". Da Pontida dispacci per Meloni

Simone Canettieri

Mentre la premier è in visita nell'isola siciliana con Ursula von der Leyen, al raduno leghista gli slogan dei militanti invocano il rispetto delle promesse elettorali: "Blocco navale subito"

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Dal nostro inviato Pontida. “Regaliamo Lampedusa all’Africa”. Ma anche: “Blocco navale subito”. Mentre la premier Giorgia Meloni è in missione sull’isola in piena emergenza migranti con Ursula von der Leyen, qui a Pontida gli slogan si portano sulla pelle. E girano dunque queste magliette che lasciano poco spazio alla diplomazia. Nel pratone già avvolto dai fumi psichedelici delle salamelle cotte a tutta callara, Matteo Salvini gironzola e si fa selfie. È una Pontida particolare, piena ma non pienissima, dove i leghisti siciliani vogliono il Ponte, i veneti l’Autonomia. L’ospite del giorno è Marine Le Pen, che parlerà prima del vicepremier. In perfetto tempismo con quanto accade a mille e passa chilometri da qui, con Meloni che rincuora i lampedusani e cerca una via, o in mezza porzione, tra la propaganda e la realtà.

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