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Il caso

Riforme, Meloni ai vertici di FdI: sì al premierato, senza incidenti con il Colle

Simone Canettieri

Vertice a Palazzo Chigi con i big del partito. La premier chiede ai suoi una proposta che non limiti i poteri del presidente della Repubblica. E l'Autonomia cara a Salvini rallenta

"Elaborate una proposta sul premierato, stando attenti non creare incidenti con la presidenza della Repubblica". Giorgia Meloni ha riunito i vertici di Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi per fare il punto sulle riforme. La riunione è durata un'ora e mezza. Intorno alla premier, tra gli altri, i capigruppo di Senato e Camera, Lucio Malan e Tommaso Foti, ma anche i ministri Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. 

Probabilmente il percorso delle riforme partirà dalla Camera: "Il Senato sarà impegnato con l'esame della legge di bilancio, quindi a Montecitorio ci sarà più spazio di manovra per le riforme istituzionali".

Meloni vuole dare la priorità alle riforme, un'urgenza che non c'è per l'Autonomia cara, come si sa, alla Lega di Matteo Salvini. Il capo del Carroccio vorrebbe portare a casa i poteri alle regioni (Lombardia e Veneto sono in trincea da anni) prima delle Europee, ma la linea uscita da Palazzo Chigi non sembra questa.   

Il balletto è appena iniziato. Ora, dopo il giro di tavolo con le opposizioni, si inizia a fare sul serio. 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.