Il discorso
Underdog Meloni: "Sono la prima donna premier. E stravolgerò ancora i pronostici"
Nel passaggio finale del discorso, la premier dice "rappresento la sfavorita" che ce l'ha fatta. Poi rivendica la sua storia: "Provengo da un’area culturale che è stata confinata ai margini, e non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti"
"Sono la prima donna incaricata come presidente del Consiglio dei ministri nella storia d’Italia": nella parte finale del discorso programmatico, Giorgia Meloni sottolinea il primato conquistato nelle urne, nonostante gli ostacoli e le difficoltà di rompere quello che nelle parole iniziali aveva definito il "tetto di cristallo". Poi continua rivendicando la sua storia, il percorso che l'ha portata fino a Palazzo Chigi: "Provengo da un’area culturale che è stata spesso confinata ai margini della Repubblica, e non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti", aggiunge la leader di FdI, che già nelle prime parole all'Aula
"Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici", continua Meloni e ribadisce: "Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l’aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il lavoro dei parlamentari che voteranno favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro".
Poco prima la presidente del Consiglio aveva anche voluto mandare un messaggio di consapevolezza rispetto ai compiti e alle difficoltà, avvertendo anche gli alleati: "Non sarà una navigazione semplice, quella del governo che si appresta a chiedere la fiducia del Parlamento. Per la gravosità delle sfide che saremo chiamati ad affrontare, ma anche per il pregiudizio politico che colgo spesso tra le analisi che ci riguardano".