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a Palazzo chigi

Draghi: lascio con la buona coscienza del lavoro fatto

Carmelo Caruso

Il saluto ai giornalisti del presidente del Consiglio, che riceve la stampa a Palazzo Chigi a pochi giorni dal cambio di governo. Nessun commento sulla politica: “Se parlo ma anche se non parlo viene interpretato”

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Si congeda con un bicchiere di spumante. E lo spritz ? “Ora arriva, arriva”. Lo dice Mario Draghi in persona personalmente direbbe il Catarella di Montalbano. Nella sala verde, di Palazzo Chigi, il premier uscente (rientrerà?) saluta la stampa. Ringrazia per le domande, per le conferenze, “ormai abbiano imparato a conoscerci”.

Un giornalista: “Grazie, per tutti i suoi venerdì”. Ogni venerdì, Draghi lasciava Palazzo Chigi e tornava a Città della Pieve. E lui che ha capito i giornalisti risponde: “Insomma vuole dire che non facevo nulla?”

Decide di non parlare. Non si dichiara ne ottimista ne pessimista. Altrimenti “se parlo ma anche se non parlo viene interpretato”.  L’unica frase notiziabile è “lascio con la buona coscienza del lavoro fatto. Troppe cose ho imparato in venti mesi. Troppe”. Al Foglio: “Ah, ma voi siete creatori, creativi. Bravi. Buon lavoro”.

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Draghi sta per andare a pranzo da Mattarella. Un giornalista: “Fummo draghiani, che tempo”

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