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confusione ecologica

La gaffe di Licia Ronzulli su Piombino: "Il rigassificatore estrae gas nazionale"

Antonia Ferri

La senatrice di Forza Italia vuole che sia costruita l'infrastruttura energetica ma non sa cosa sia. L'errore in una card condivisa sul suo profilo Twitter 

Licia Ronzulli, capolista di Forza Italia al Senato in Lombardia e Puglia, oltre che candidata al plurinominale in Piemonte, ha dimostrato di non sapere a che cosa serve un rigassificatore. In un suo tweet di ieri ha annunciato il suo "sì" ai rigassificatori "per estrarre gas naturale nazionale e renderci indipendenti dagli approvvigionamenti dall'estero". Peccato che un rigassificatore, di cui ora la politica parla principalmente per il caso di Piombino, sia un impianto portuale per la traformazione del gas naturale da liquido a gassoso. Niente estrazioni, per intendersi.

 

 

Nella confusione elettorale di queste settimane, è bene dunque ricordare che il il rigassificatore che dovrebbe entrare in funziona a Piombino è una nave da 5 miliardi di metri cubi di gas acquistata da Snam - principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale - che dovrà essere ormeggiata nel porto. La nave - la Golar Tundra - il cui iter autorizzativo è già cominciato, resterà lì per uno o due anni, un periodo quindi limitato per far fede al progetto sulla transizione ecologica 2030-2032. Questo è quanto aveva affermato in un'audizione alla commissione Affari esteri lo stesso ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Ancora, nulla a che vedere con una procedura estrattiva. Tanto meno poi di gas nazionale.

L'impianto riceverà infatti il Gnl in arrivo da tutti quei paesi con cui il governo italiano in questi mesi ha stipulato nuovi accordi. Dal Qatar all'Egitto, dal Congo all'Angola fino agli Stati Uniti. Non proprio a chilometro zero, ma il vantaggio è proprio questo: non essere dipendenti da un unico fornitori e non essere vincolati a un gasdotto. 

Nonostante le gaffes e le dichiarazioni dei leader dei partiti a livello nazionale, sul territorio le forze politiche restano quasi unanimamente contrarie all'opera. Alle manifestazioni organizzate negli ultimi due mesi hanno partecipato il Partito democratico, la Lega, Fratelli d'Italia, il Movimento 5 stelle e tutti i partiti più a sinistra. Mentre Italia viva e Azione si sono sempre detti a favore.