Andrea Augello in Senato nel 2015 

verso le elezioni

Fratelli d'Italia ha un asso nella manica nel Lazio: Andrea Augello

Simone Baglivo

Lo scrittore e tre volte senatore è una figura chiave per il centrodestra romano. Rimasto fuori dalle liste composte da Berlusconi nel 2018, il vecchio braccio destro di Storace si è dedicato a far crescere il partito della Meloni. Che ora lo candida capolista

Andrea Augello è uno degli uomini più significativi e riconoscibili della destra romana e Fratelli d'Italia ha deciso di candidarlo come capolista nel collegio del Senato nella circoscrizione Lazio. Militante nel Fronte della Gioventù (l'organizzazione giovanile del Msi-Dn, ndr) fin da giovanissimo, ne diventerà presto uno dei membri di spicco, prima di entrare nella direzione nazionale di Alleanza Nazionale. Nel 2000, dopo un notevole consenso personale, viene nominato assessore al Bilancio della regione Lazio, diventando il braccio destro di Francesco Storace. 

 

È stato per tre volte senatore (nel 2006 per Alleanza Nazionale, nel 2008 e nel 2013 per il Popolo della Libertà) e una volta sottosegretario di stato (nominato nel 2010 da Berlusconi al ministero della Pubblica amministrazione). Ha coordinato campagne elettorali di successo: Gianni Alemanno sindaco di Roma (nel 2009 e 2013) e Renata Polverini governatrice del Lazio (nel 2010). In Parlamento nella precedente legislatura si è fatto notare animando la Commissione sulle banche. Su queste pagine avevamo ricordato la sua levità dialettica, il suo fiuto politico e la sua abilità tecnica: eccezioni fuori tempo nell’epoca del vaffa. 

 

Nonostante ciò, nel 2018, due giorni prima della presentazione delle liste per le politiche, Augello viene improvvisamente escluso dalle candidature del centrodestra a trazione forzista. Silvio Berlusconi scelse di scaricarlo preferendogli altri nomi. Augello la definì diplomaticamente una "scelta legittima". "Non mi ricordo... Ma è una brava persona", si giustifica al Foglio Paolo Barelli, attuale capogruppo di Forza Italia alla Camera. Qualche mese dopo la formazione del governo gialloverde, Augello si avvicina ufficialmente a Fratelli d'Italia.

 

Ora Giorgia Meloni lo ha scelto per guidare la lista proporzionale di Fratelli d'Italia in tutte le province laziali: sarà il capolista nel colleggio del Senato nella circoscrizione Lazio P02. Guardando i sondaggi, sembra praticamente certo il suo ritorno a Palazzo Madama. "Siamo orgogliosi di una figura autorevole e storica come la sua", dice al Foglio Andrea De Priamo, che guida dall'opposizione la Commissione trasparenza del Campidoglio (già capogruppo FdI in assemblea capitolina) e candidato nella stessa circorscrizione di Augello, ma in territori diversi: Roma, Ciampino e Fiumicino.

 

 

A quanto si apprende, negli ultimi anni l'ex senatore ha avuto un ruolo incisivo e fondamentale nell'affermazione di Fratelli d'Italia nella capitale. Una fonte di primissimo piano ci confida che molti dei nomi di centrodestra alle elezioni comunali dello scorso ottobre erano opera di Augello. "Posso dirvi che collabora da tempo con noi", conferma al Foglio De Priamo. "Siamo sempre stati interessati alle sue idee, che sono compatibili con la nostra visione strategica e identitaria", aggiunge il consigliere capitolino che ci svela anche gli obiettivi: "Il nostro partito sta crescendo omogeneamente e si sta aprendo a una realtà esperta e plurale, per sviluppare insieme proposte per governare l'italia". 

 

Insomma, dopo il voltafaccia di Silvio Berlusconi, Andrea Augello ha sostenuto quello che ora è diventato il primo partito della coalizione di centrodestra. Che adesso ha scelto di premiare il suo impegno. Chissà se con la promessa di un ruolo anche nel futuro governo. 

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