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sul Ring

Renzi fa pugilato con Letta: "Con la sua strategia, la Russia sarebbe già in Portogallo"

Carmelo Caruso

Dopo la nascita del Terzo polo, il leader di Italia Viva attacca il segretario del Partito democratico su tutta la sua linea. Il Pd: "Le sue parole sono uno squallore"

Finirà che si sfideranno a duello. Torna la rivalità più accesa. Dopo aver chiuso l’accordo con Carlo Calenda, Matteo Renzi, va ospite alla Versiliana e dice di Enrico Letta: “Se fosse segretario della Nato, con la sua strategia i russi sarebbero già in Portogallo”. Ma attacca anche le alleanze del suo vecchio partito: “Io voglio bene al Pd ma il mio Pd prendeva il 40 per cento ora prende Di Maio e Fratoianni". Il Pd definisce questa frase una delle più squallide della campagna elettorale. Da oggi si può dire che la campagna elettorale iniziata anche per quanto riguarda la lingua. Renzi ha anche dichiarato che è sbagliato dire che Giorgia Meloni è fascista. Torna a ripetere che con un buon risultato del Terzo Polo è possibile richiamare Draghi. Letta e Di Maio li definisce “coppia di fatto”. E ancora su Letta: "Ha sbagliato su tutta la linea. Ha tenuto noi fuori per rancore personale e poi ha allontanato Azione. Di Maio? "Ma con quello che ci avevano detto su Bibbiano quando eravamo nel Pd, vi pare normale che ora un elettore Pd voti per Di Maio, o per Fratoianni che ha votato contro l'allargamento della Nato?". Sul presunto dualismo Letta/Meloni, Renzi pensa che sia dissimulazione: “Letta poteva dire non sopporto la Meloni ma non è vero, Letta e Meloni sono amici, sono molto amici". Sempre su Letta: “Poi se vuoi perdere le elezioni la prima cosa è dire aumento le tasse”. 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio