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Il caso

Ucraina, la risoluzione di FdI: "Sì all'invio di armi come deciso lo scorso 1° marzo"

Simone Canettieri

Il documento del partito di Giorgia Meloni è un assist a Draghi. In più mette al centro tre punti: tetto al prezzo del gas, piano alimentare per il Nord Africa, fondo per le imprese

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La risoluzione di Fratelli d'Italia che sarà presentata in Senato dirà sì all'invio di armi all'Ucraina, rifacendosi al dl approvato lo scorso 1° marzo. Nessun contrasto dunque nei confronti del governo Draghi. Il documento che sarà presentato dal partito di Giorgia Meloni impegna il governo anche "a proseguire la propria azione di sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione da parte della Federazione russa secondo le indicazioni contenute nella citata risoluzione, e nel rispetto del quadro di alleanze internazionali dell’Italia in sede europea; a promuovere e sostenere l’adozione di misure volte a difendere le economie nazionali dalle conseguenze negative derivanti dal conflitto russo ucraino".  

Il testo della risoluzione

E in particolare mette al centro tre punti:  "sollecitare la necessità di fissare un tetto al prezzo dei prodotti energetici nell’ambito dell’Unione e di creare una centrale unica europea per l’acquisto del gas;  promuovere l’istituzione di un apposito Fondo, alimentato con risorse europee, volto a compensare i danni economici sopportati dai singoli Stati in conseguenza della crisi di approvvigionamenti in atto;  promuovere un Piano straordinario europeo per l’autosufficienza alimentare e per il sostegno alimentare delle popolazioni del Nord Africa".

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