Il caso

Di Maio a Conte: "Basta inseguire Salvini sull'Ucraina, il M5s mai così male nel voto"

Il ministro degli Esteri all'assalto del capo grillino: "Partito autoreferenziale, non si mette in discussione la collocazione dell'Italia". Si apre una faglia nel movimento. Lo scontro è appena iniziato 

Simone Canettieri

Luigi Di Maio va all'assalto di Giuseppe Conte. Il ministro degli Esteri sceglie piazza del Parlamento 24 - da dove attaccò l'ex premier la sera della rielezione del capo dello stato  - per contestare di nuovo tutta la linea del capo del M5s. A partire dalla posizione dei grillini sulla guerra in Ucraina in vista della risoluzione del 21 giugno alle Camere. "Basta inseguire Salvini,  non si può attaccare il governo un giorno sì e l'altro no. l'Italia non è un paese neutrale. Non si può rimettere in discussione la nostra collocazione atlantista. Sembra di essere tornati a prima del 2018". 

A proposito della sconfitta del M5s alle ultime comunali, Di Maio dice: "E' normale che l'elettorato sia disorientato, ma alle elezioni amministrative non siamo andati mai così male".   Secondo il titolare della Farnesina "non si può risolvere l'analisi del voto facendo risalire i problemi all'elezione del presidente della Repubblica".

E' un attacco a 360 gradi quello dell'ex capo politico a Conte. Che viene definito "autoreferenziale" e, ancora una volta, "senza visione". In quattro minuti di dichiarazioni senza domande, Di Maio apre una faglia nel M5s. Non finirà qui, lo scontro è appena iniziato.  "Credo che M5S debba fare un grande sforzo nella direzione della democrazia interna: nel nuovo corso servirebbe più inclusività, anche a soggetti esterni. Lo dico a voi perché non esiste un altro posto dove poterlo dire".

Conte ha inviato informalmente intanto a tutti i parlamentari la convocazione di un'assemblea pubblica per mercoledì prossimo.

"Dal prezzo del gas al Pnrr fino alla gestione della crisi Ucraina, serve massima compattezza", ha detto ancora il ministro degli Esteri: "Siamo in un momento molto delicato per il nostro paese: Mosca sta riducendo la quantità di gas e grazie alla diplomazia energetica possiamo gestire questo momento. Inoltre il 30 giugno c'è il prossimo milestone del Pnrr che è molto importante e richiede massimo impegno. Siamo ottimisti. Stiamo gestendo questo conflitto causato dalla Russia che richiede il massimo sforzo diplomatico. Serve prendere decisioni che non disallineino l'Italia dall'Alleanza Nato ed Europea. Credo che serva la massima compattezza per ottenere il tetto al prezzo del gas".

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.