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L'assist di Letta al Mattarella-bis

"Se non c'è l'accordo c'è la saggezza del Parlamento", dice il segretario del Pd. Leggi: riconferma

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"Dobbiamo tentare tutto il possibile per la quadratura del cerchio", ha detto questa mattina Enrico Letta all'assemblea dei grandi elettori del Pd. "Se non si riesce ad arrivare in fondo, e noi tenteremo di fare questo, dopo di che c'è la saggezza del Parlamento, assecondarla è democrazia". Dove per saggezza si può leggere "Mattarella bis".

   

Il segretario dem ha fatto il punto della situazione con i suoi. "Oggi si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in più: il centrodestra si e' formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale. Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del 'sono io che do le carte'. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque stelle. Appena Salvini ha parlato ho capito che l'ipotesi a cui faceva riferimento sarebbe stata bruciata. A causa di questo metodo". Secondo Letta i nomi ancora in campo sarebbero diversi, a partire da Draghi e Mattarella, passando per Cartabia, Severino, Belloni, Amato e Casini. Il segretario vorrebbe un nome capace di non spaccare la maggioranza. Ma non è detto che quello del presidente uscente lo sia: Forza Italia questa mattina sembrava volere convergere con i centristi su Casini, mentre è difficile che la Lega lo appoggerebbe. Nei giorni scorsi, comunque, c'è stato un segnale forte del Parlamento nella direzione della riconferma: solo ieri Mattarella ha ricevuto 336 preferenze. 

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