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Ecco perché Mattarella non vuole vedere i leader dei partiti

Salvatore Merlo

Il presidente uscente sarà riconfermato. E chiede di evitare la passerella di segretari piangenti, come nel caso di Napolitano nel 2013: “Parlate con Draghi e Draghi poi parla con me”

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Il presidente Mattarella ha fatto sapere che non intende ricevere un pellegrinaggio di leader politici al Quirinale. Incontrerà i capigruppo questo pomeriggio, ma non Enrico Letta, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. 

Non ci sarà insomma, per la sua prevedibile anzi praticamente certa rielezione, quella stessa passerella di segretari piangenti e con il cappello in mano che caratterizzò la rielezione sofferta di Napolitano nel 2013. “Parlate con Draghi e Draghi poi parla con me” è il messaggio del presidente.

   

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A che serve? A rimettere Draghi in sella a Palazzo Chigi. Per prima cosa. I partiti infatti dovranno riversare il loro piagniucolio supplicante nelle orecchie del presidente del Consiglio. Trattando con lui. E di fatto ponendo le condizioni per recuperare gli equilibri di forza che questa acrobatica, per non dire dilettantesca, sequela di votazioni quirinalizie aveva terremotato.

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