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l'audizione

Green pass, Sileri: "Sospeso per chi è positivo. C'è l'ok del Garante"

Il ministro Luciana Lamorgese e il sottosegretario alla Salute fanno il punto in audizione in commissione Affari Costituzionali del Senato. Sui controlli: "Le forze di polizia stanno svolgendo il loro compito con impegno notevolissimo"

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Arrivano le prime cifre sui controlli portati avanti dal ministero dell'Interno dal 6 al 12 dicembre, durante la prima settimana dall’entrata in vigore sul super green pass

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Circa 924.366 persone e 104.962 esercizi commerciali sono stati sottoposti a controlli. Rispettivamente 3.802 individui e 1.610 titolari sono stati sanzionati e 87 locali hanno subìto una chiusura provvisoria. In totale, 11.922 persone hanno ricevuto una multa per non aver indossato la mascherina.

 

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E’ quanto riferisce il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, nel corso della sua audizione di fronte alla commissione Affari costituzionali del Senato. La titolare del Viminale ha reso noti anche le cifre sulle unità delle forze dell'ordine impegnate nell’operazione: ammontano a 70.049. Riservando loro un elogio: “Le forze di polizia stanno svolgendo il loro compito con impegno notevolissimo’’. E sottolineando come “il controllo del territorio resta di prioritaria importanza”. Ma, per renderlo possibile ed efficace, “non si può prescindere dal numero degli organici, per cui stiamo già predisponendo aumenti”.

 

In seguito alla direttiva emanata lo scorso 10 novembre in tema di ordine pubblico, fa sapere Lamorgese, "si è registrato un effetto deflattivo delle manifestazioni di piazza, anche per via di una minore adesione alla protesta”. Lex prefetto di Milano ha insistito sulla necessità di un “bilanciamento dei diritti” per contemperare il diritto a manifestare e ad esprimere il proprio dissenso verso le misure stabilite dal governio con quello alla mobilità dei cittadini e alle riaperture del sistema economico. 

 

Sui casi di positività riscontrati anche da parte di chi è in possesso di green pass, la ministra ha escluso che simili casi rappresentino un problema per l’ordine pubblico, che si focalizza sul controllo della validità del certificato verde e non ha strumenti per intercettare chi è positivo. Per questo ha auspicato una sempre maggiore sinergia tra le aziende sanitarie locali e gli enti pubblici nell’incrocio dei dati “per evitare che queste circostanze incidano negativamente sulla salute pubblica”. “La responsabilità personale dovrebbe prevalere su tutto” ha sottolineato la ministra.

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Inoltre, rispondendo ai rilievi sollevati dall’opposizione, la ministra ha assicurato che “i migranti che arrivano in Italia sono controllati allo stesso modo dei cittadini italiani”. “Quando arrivano, vengono sottoposti a screening sanitario accurato e vengono isolati in quarantena su apposite navi” per evitare che, nel caso di positività, il contatto con le comunità locali dia luogo a ulteriori contagi. In più, “è cominciata anche per loro una campagna di vaccinazione sia nelle località di sbarco che nei centri di accoglienza”.

 

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Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha difeso l’introduzione della versione rafforzata del certificato verde nella generale strategia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19 e parlato della vaccinazione come “strumento imprescindibile di tutela della salute pubblica”. Sulla possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale, Sileri ha ricordato come la Corte costituzionale "lasci spazio al legislatore” sul pronunciamento in tema di prevenzione efficace delle malattie infettive.

 

Dopo aver illustrato il contenuto del provvedimento ai componenti della commissione parlamentare, il viceministro si è soffermato sulla situazione sanitaria, sottolineando come il nostro paese, per via dell’alto tasso di vaccinazioni, si trovi in condizioni di gran lunga migliori rispetto a quelle conosciute un anno fa. Sileri ha definito “remoto” il rischio che nei prossimi mesi l’Italia ritorni in zona rossa. Inoltre, ha fatto sapere, ”saremo il primo paese in Europa a prevedere la revoca del green pass per i positivi in quarantena: il garante della privacy ha dato il via libera oggi, la fattispecie verrà inserita all’interno del prossimo Dpcm e sarà data la possibilità alla piattaforma di bloccare il certificato se ci si trova in isolamento”.

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