Roma pulita entro Natale? No, il piano straordinario di Gualtieri è ancora al palo

Gianluca De Rosa

Più che di pulizia straordinaria ci si è occupati di gestire e fermare il prima possibile l’ennesima emergenza cercando sbocchi per i rifiuti indifferenziati. Unico aspetto positivo: il bonus netturbini riduce l'assenteismo 

Dal Campidoglio avevano promesso che sarebbe terminato per Natale: finalmente Roma pulita. E invece ad ascoltare i dirigenti di Ama questa mattina nel corso della commissione Trasparenza si direbbe che semmai per le feste il piano di pulizia straordinario potrà finalmente cominciare. “Contiamo di arrivare prima di allora a una situazione ideale che ci permetta di affrontare in modo sereno la situazione di criticità tipica del periodo", ha spiegato nel corso della seduta l’ingegnere Marco Casonato, capo della direzione Igiene ambientale di Ama. Alla commissione – per alcuni errori degli uffici che non le hanno notificato l’invito in tempo – non ha partecipato l’assessore con la delega ai Rifiuti Sabrina Alfonsi. Ma le parole pronunciate dal tecnico della municipalizzata capitolina hanno comunque chiarito la situazione: il piano di pulizia straordinaria è ancora nella sua fase embrionale. D’altronde i cassonetti stracolmi in quasi tutta la città avevano già fatto intuire qualcosa ai romani. Nonostante la variazione di bilancio da 40 milioni di euro tutti destinati a migliorare raccolta e smaltimento la situazione nella Capitale non migliora. Rispondendo al consigliere della lista civica Raggi, Antonio De Santis, che gli chiedeva che cosa avesse di straordinario il piano di pulizia annunciato da Gualtieri e Alfonsi, l’alto dirigente di Ama ha risposto in modo piuttosto grottesco: “Beh, di certo l’intervento sui flussi di rifiuti ha una sua straordinarietà: stiamo chiedendo supporti e contributi per avere un margine di sicurezza che ci permetta di non andare in emergenza al primo guasto o intoppo”. In pratica a Roma è straordinario trovare dove mandare i rifiuti.

 

E in effetti a sentire Casonato fino ad oggi più che di pulizia straordinaria ci si è occupati di gestire e fermare il prima possibile l’ennesima emergenza cercando sbocchi per i rifiuti indifferenziati. “A novembre – ha detto – ci siamo impegnati con Regione e Comune a ottenerne ulteriori per il conferimento, dato che la criticità principale era la mancanza di una discarica di servizio per gli scarti del trattamento. Sono stati ottenuti ulteriori flussi, in particolare ad Albano ma anche fuori regione, come a Mantova, inoltre il Saf di Colfelice dopo una lunga pausa ha ricominciato a ricevere rifiuti perché ha ottenuto un flusso in Piemonte per gli scarti. A questo punto non avendo problemi sull'indifferenziato, possiamo finalmente intervenire sulle situazioni di accumulo. Possiamo cominciare con i doppi viaggi e la possibilità di scaricare senza tempi di attesa”.

 

Alcune cose comunque sono già partite. Ha spiegato il dirigente di Ama: “Stiamo procedendo in sinergia con i dipartimenti Ambienti e Lavori pubblici alla pulizia delle caditoie, soprattutto dove sono stati registrati allagamenti e difficoltà di drenaggio delle acque meteoriche, e alla manutenzione del verde verticale e orizzontale con potature e diserbo. Mentre noi procediamo con il lavaggio e alla sanificazione dei cassonetti. Per ora gli interventi hanno riguardato 55 arterie stradali, ma stiamo mettendo in campo uno sforzo maggiore per anticipare anche quelli previsti per gennaio. Anche i cumuli d’immondizia intorno ai cassonetti sono in progressiva diminuzione, abbiamo attivato le cosiddette ‘casse ragno’ per risolvere il problema”.

 

Un dato positivo arriva dall’assenteismo. Il contestato bonus netturbini. “A dicembre – ha spiegato Casonato – abbiamo registrato un tasso di maggior presenza dell'8 per cento rispetto ai mesi precedenti tra gennaio e ottobre”.

 

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