Il caso

Il fedelissimo di Conte, Mario Turco, nel mirino dei balneari: "Ma quali accordi: vi denunciamo"

Il vicepresidente del M5s ha partecipato al convegno del Sib. Il presidente: "Sulle concessioni state giocando con la nostra vita". E finisce tra le urla

Simone Canettieri

Doveva essere l'intervento di un big del M5s volto a rassicurare i balneari, alle prese con la faccenda delle concessioni e con un emendamento che dovrebbe sbloccare il rebus delle concessioni alle prese con la nuova legge sulla Concorrenza. Alla fine invece Mario Turco, vicepresidente del M5s e braccio destro del neo leader grillino Giuseppe Conte, è finito nel mirino. Il senatore si è collegato via Skype al convegno “No all’esproprio dei balneari”, organizzato a nel padiglione espositivo del porto turistico di Pescara, il PalaBecci. Appena ha terminato il suo intervento il vicepresidente del Movimento si è visto risponde così da Tonino Capacchione, presidente nazionale Sib Confcommercio: "Mi auguro che il senatore resti qui ad ascoltare, oggi ci annuncia dopo quindici anni la soluzione magica: partiamo con le gare. E ci dice che ha parlato con gli operatori. Non vi azzardate a dire che avete concordato una virgola di quell'emendamento con chicchesia. O vi denunciamo. Non strumentalizzateci". 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.