IL VIDEO

Il M5s rivendica (ancora) la gogna contro il sindaco di Lodi

"Giusto condannare Uggetti politicamente", dice in Aula il deputato Ferraresi, braccio destro del ministro Bonafede. Smentendo la svolta di Di Maio, che con una lettera al Foglio si era scusato per la campagna mediatica. Il nuovo corso di Conte ha ancora molta strada da fare, sul garantismo

Redazione

"Dobbiamo dircelo. L'ex sindaco di Lodi aveva commesso dell'attività che politicamente contrastava con i principi di trasparenza e di onore con cui si devono portare avanti le funzioni pubbliche". Il grillino Vittorio Ferraresi intervenendo quest'oggi alla Camera ha rivendicato ancora una volta gli attacchi nei confronti di Simone Uggetti, l'ex sindaco di Lodi assolto a maggio dall'accusa di turbativa d'asta. Nel 2018, quando il sindaco venne indagato, le accuse portarono a imbastire, da parte del Movimento cinque stelle (e non solo), un vero e proprio processo mediatico. Dopo l'assoluzione erano arrivate le scuse del ministro Di Maio che con una lettera al Foglio aveva detto: "basta con l'imbarbarimento del dibattito legato ai temi giudiziari".  Ecco, Ferraresi non sembra pensarla allo stesso modo.

"Siamo tutti contenti che un sindaco non sia condannato. E abbiamo appreso la notizia che a livello processuale il sindaco sia stato prosciolto. Questo non vuol dire che una forza politica non debba valutare politicamente gli atti di un amministratore o di un politico, di un europarlamentare o chicchessia", ha aggiunto Ferraresi, che in entrambi i governi guidati da Giuseppe Conte è stato sottosegretario alla Giustizia del ministro Bonafede. "Un conto è la fase del procedimento penale. Un conto sono i fatti che a livello politico sono da condannare o meno. E questa è una cosa che se affrontiamo la cosa con intelligenza e buona fede non possiamo non valutare", ha rimarcato di fronte ai colleghi.

Dopo di lui ha preso la parola il deputato del Pd Stefano Ceccanti, che ha ricordato proprio la lettera del ministro inviata al Foglio. In cui Di Maio, ha detto il dem, "definì la campagna orchestrata da alcune forze politiche contro il sindaco Uggetti 'attacchi profondamente sbagliati e condotti con modalità grottesche e disdicevoli'. Io sono d'accordo con Di Maio". Peccato che tra i Cinque stelle c'è chi, quella lettera che lasciava presagire una svolta garantista, se la sia già dimenticata.

Di più su questi argomenti: