Migranti trasferiti da Lampedusa a Porto Empedocle con le motovedette della Guardia di Finanza e Guardia Costiera (LaPresse) 

Editoriali

Eurostat smentisce Salvini

Redazione

Non c’è un’invasione di immigrati illegali in Italia (la pandemia non c’entra)

I dati di Eurostat sono talmente testardi da continuare a smentire la narrazione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Uno dei loro temi preferiti è quello dell’Italia invasa dagli immigrati, ma ogni volta che l’ufficio statistico dell’Ue pubblica dati sui migranti emerge una realtà molto diversa. A marzo era accaduto con le richieste di asilo del 2020. La Germania è il paese che riceve più richieste di protezione internazionale (102.500), seguito da Spagna (86.400), Francia (81.800) e Grecia (37.900). L’Italia arriva al quinto posto con 21.200 richieste di asilo. Se si raffronta il dato alla popolazione, l’Italia scivola in quindicesima posizione nell’Ue. Di fronte a questi dati, la narrazione anti migranti risponde che “in Italia ci sono gli immigrati illegali”, quelli che non possono chiedere protezione internazionale, e dunque restano tutti qui, magari a delinquere.

  

   

Eurostat oggi li ha smentiti di nuovo, pubblicando i numeri dei cittadini non europei illegali che sono stati individuati nel territorio dell’Ue nel 2020: 117.900 in Germania, 103.900 in Francia, 89.400 in Ungheria, 72.300 in Spagna, 47.300 in Grecia. L’Italia è in sesta posizione con  22.785 migranti illegali individuati sul suo territorio lo scorso anno. 

  
La pandemia non c’entra. I numeri italiani sono sempre stati inferiori a quelli di Germania, Francia e Spagna, senza mai superare quota 32.400 (il massimo del 2016). I dati sono trasmessi a Eurostat dalle autorità nazionali. Il numero reale dei migranti illegali presenti in Italia è sottovalutato. Ma le cifre di marzo e di oggi dicono che in Italia non c’è emergenza migranti, perché una parte significativa di quelli che sbarcano si trasferisce in altri paesi europei. Eurostat infine ha smentito un’altra bufala: rispetto al 2017 i decreti Salvini non hanno portato a un aumento né dei fogli di via né dei rimpatri.

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