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Toninelli: "La centralità di Beppe è essenziale. A giorni lo statuto"

Momento critico fra il Movimento di ieri e quello di domani: "Il nuovo statuto arriverà quando troveremo un accordo comune". Parlano Battelli, Toninelli e Maiorino

Roberta Benvenuto

Nessuna frattura insanabile, è il momento della pazienza. E della fiducia nei volti di punta del Movimento 5 stelle, con Beppe Grillo e Giuseppe Conte a contendersi la leadership pentastellata. "Questa situazione coinvolge i nostri massimi vertici", Danilo Toninelli scaccia i malumori da Palazzo Madama: "La centralità di Beppe è essenziale, come garante e persona che riassume i principi e i valori politici del Movimento. Ma sono altrettanto certo che Conte non ha mai lontanamente dubitato di annacquare questa sua funzione".

 

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Sergio Battelli: "Lo statuto arriverà quando tutte le parti in causa troveranno un accordo", spiega il deputato del M5s. "Girano queste voci, di Beppe che vuole vederci più chiaro su alcune questioni: mi sembra anche legittimo. Lui rimane il fondatore del M5s. Ci sarà un passo indietro da parte di Grillo? E' il padre del Movimento, quello che nei momenti più complicati della nostra esperienza politica ci ha sempre messo la faccia. Dal governo con il Pd a quello Draghi. Quindi una persona così importante e carismatica credo non possa essere messa in disparte. Per me Beppe è il Movimento 5 stelle. Io morirò grillino, non democristiano".

 

Più prudente invece Alessandra Maiorino: "Servono la forza e l'autorevolezza di un leader politico, per essere certi di essere la guida del Movimento. Grillo garante e Conte capo? Per quanto mi riguarda credo che sia una strada auspicabile. Sono certa che si troverà una soluzione a breve".

 

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