Giuseppe Conte (foto Ansa)

editoriali

Conte il camaleonte

Redazione

Un punto di riferimento per progressisti, ecologisti, cattolici, moderati...

L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha le qualità del camaleonte. Non solo quella, evidente, di cambiare colore delle alleanze per stare al governo adattandosi al mutevole ambiente politico. Ma ha anche l’altra singolare capacità del rettile: quella di riuscire a muovere gli occhi in modo indipendente, per poter guardare sia a destra sia a sinistra come in alto così in basso. E’ quanto emerge dalla sua intervista, come si dice, “a tutto campo” rilasciata al Fatto quotidiano.

Partiamo dalla cultura politica: “La mia formazione è quella cattolico-democratica, vengo dal centro moderato, che guarda a sinistra”, dice Conte citando Alcide De Gasperi, che però il suo primo governo l’ha fatto con la destra di Salvini (“Non era una prospettiva che mi affascinava, ma era l’unica soluzione possibile”). Lui è cattolico-democratico-moderato-che-guarda-a-sinistra, ma il suo M5s come sarà? “Sarà intriso di cultura ecologista. Saremo dalla parte dell’inclusione e della giustizia sociale. Siamo di sinistra? Classificateci come volete, ma la realtà è che guarderemo anche alle esigenze dell’elettorato moderato. A me interessa abbassare le tasse: sono di destra? Va benissimo”.

 

Cattolico, democratico, ecologista, moderato, di sinistra ma anche di destra. Vabbè. Passiamo ai contenuti. I condoni? “Non sono la soluzione, dobbiamo evitare i condoni”. Quindi no. “Però attenzione: per far partire la  riforma fiscale possiamo anche agevolare la regolarizzazione delle posizioni, ma una volta per tutte”. Quindi sì. Beppe Grillo e la cultura dello stupro: “Rispetto la sua sofferenza, così come rispetto quella di chi si sente vittima di questa vicenda”. Il limite al doppio mandato: “E’ un tema che affronteremo più avanti”. Il ponte sullo Stretto: “Dico di studiare bene le carte, serve una istruttoria tecnica di supporto alla valutazione politica: non ci infiammiamo ideologicamente Ponte sì, Ponte no. Io ho una posizione laica”. Cattolico-democratico-moderato-ecologista che vede a destra e sinistra, quindi, con lo sguardo rivolto ai laicisti dei ponti. Ma quanti occhi ha?

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