Indiscreto

Conte vuole portare la sede del M5s nel palazzo che ospitò l'Api di Rutelli

Ecco l'immobile visto da Crimi e dall'ex premier: 400 metri quadrati. Nello stesso stabile, nel 2009, Rutelli aveva gli uffici del suo partito centrista

Simone Canettieri

L'appartamento si trova al secondo piano di via di Campo Marzio 46, a pochi passi da Montecitorio e da Palazzo Chigi. Ma anche dal Nazareno

A due passi da  Montecitorio e soprattutto da Palazzo Chigi. Oltre 400 metri quadrati al secondo piano di via di Campo Marzio 46: doppio ingresso e telecamere sopra la porta. Una corte interna molto signorile che conduce a sinistra alla rampa delle scale.

E' qui che Giuseppe Conte vuole portare la sede del M5s, la prima sede fisica del partito fondato da Beppe Grillo.

Sarà il suo primo atto politico da leader dei pentastellati: normalizzare i grillini, partendo dalle fondamenta. Anzi dalle mura.

La settimana scorsa l'ex premier e Vito Crimi hanno effettuato gli ultimi sopralluoghi.

L'appartamento ospitava fino allo scorso ottobre gli uffici di Ibl Banca, che poi si è trasferita. "La trattativa - dicono al Foglio fonti vicine  al dossier - è in via di definizione". Altri ministri la considerano "chiusa".

Il palazzo attualmente è abitato solo da due famiglie, ospita un B&b e uno studio di fisioterapia.  Per la sua posizione strategica non è la prima volta che la politica prende la residenza qui: nel 2001 vi abitò il ministro di Forza Italia per gli Affari regionali Enrico La Loggia. 

Nel 2009 l'immobile ospitò, al primo piano però, anche la sede dell'Api, il partito fondato da Francesco Rutelli e dalla traiettoria politica non proprio esaltante. Un precedente, per gli scaramantici del M5s, tutt'altro che di buon auspicio. Ma questo si vedrà.

Al momento la strada, calpestata tutti i giorni dalla politica italiana, è chiusa per lavori in corso. Così come il Movimento, soprattutto alla luce dello strappo di Davide Casaleggio.

 

 

Di più su questi argomenti:
  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.