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Recovery plan, l'audizione del commissario Gentiloni

L'intervento davanti alle commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Ue

Le commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Ue di Camera e Senato svolgono, in videoconferenza, l’audizione del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, nell’ambito dell’esame della proposta di piano nazionale di ripresa e resilienza.

  

La bozza italiana di piano di ripresa è una base di lavoro "importante" e va rafforzata su tre aspetti: quello della qualità degli investimenti, quello delle riforme e quello dei tempi, ha detto Gentiloni. "Tra Italia e Spagna facciamo meta' dell'intera operazione europea". E, per quanto riguarda l'Italia, "70 miliardi di trasferimenti e' il 4 per cento del nostro Pil del 2019", ha detto. La bozza di piano del governo precedente è "una base di lavoro importante, coerente con alcune soglie di priorità che la Commissione e il Consiglio hanno stabilito per questo piano", come quelle del 37 per cento per la transizione verde e del 20 per cento per la transizione digitale. "Il governo sta lavorando e i servizi della Commissione sta aiutando per rafforzare la bozza che e' stata presentata. E questo lavoro si concentra su tre aree", ha aggiunto.

La prima area, secondo Gentiloni riguarda "la qualità e la selezione degli investimenti", la "seconda pista di lavoro, le riforme" che sono "collegate alle raccomandazioni della Commissione del 2019" e "per l'Italia si tratta di questioni" come "la lotta all'evasione fiscale, i tempi della giustizia civile, la concorrenza, la sanità, la qualità della pubblica amministrazione, le politiche attive del lavoro". Terzo aspetto su cui lavorare per rafforzare la bozza italiana di piano di ripresa "riguarda i tempi di attuazione di questo piano" perché "è chiaro che questa e' una sfida per il nostro Paese". Gentiloni ha sottolineato il "paradosso" che "i due Paesi che hanno i benefici maggiori dal Next Generation Eu sono i due Paesi che hanno piu' difficoltà nell'assorbimento dei fondi europei": Italia e Spagna.

"Questa è  una sfida particolare, perche' l'erogazione di queste risorse non risponde agli stessi criteri di erogazione dei normali fondi europei", ha aggiunto Gentiloni. Con il Next Generation Eu "sono erogati per il 13 per cento alla presentazione del piano, ma il restante 87 per cento" avviene "attraverso erogazioni periodiche, probabilmente semestrali" e "saranno decise dalla Commissione europea in base al raggiungimento di obiettivi nei tempi indicati nei piani". Il commissario ha quindi sottolineato che "per l'Italia rispettare i tempi comporta una grande sfida" e che questo sarà oggetto di una "riflessione" nel governo e nel Parlamento italiano.

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