Bertolaso nominato consulente per il piano vaccinale anti-Covid in Lombardia

"Il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia, quasi dieci milioni di persone, prima della fine di giugno è assolutamente possibile", ha detto l'ex capo della Protezione civile

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha nominato l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso consulente per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccinale contro il Covid in regione. La Lombardia ha "previsto una governance per gestire il piano vaccinale" anti-Covid, con un "comitato guida" formato dal presidente Attilio Fontana, dal vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, dall'assessore alla Protezione civile Pietro Foroni e da Guido Bertolaso, ha spiegato la stessa Moratti, durante una conferenza stampa nell'aula del Consiglio regionale. Il comitato si avvarrà anche del dg Welfare, Marco Trivelli e sarà responsabile dell'attuazione della campagna di somministrazioni e delle eventuali emergenze, collaborando con le Ats locali.

   

     

"La nuova sfida sarà la vaccinazione di massa che coinvolge 10 milioni di lombardi, un sesto dei cittadini italiani", ha scritto Fontana su Twitter. "Nel corso delle prossime ore tutto il sistema Lombardia verrà coinvolto e tutti dovranno dare il proprio contributo e dare una mano per vaccinare dieci milioni di persone, auspicabilmente entro l'inizio di questa estate", ha detto Bertolaso.  Da aprile in poi "saremo inondati di dosi di vaccini", ha aggiunto, e nonostante la parte logistica che sarà "molto complessa", grazie alla collaborazione delle aziende sanitarie locali e a quella della Protezione civile e dei volontari, "il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia prima della fine di giugno è assolutamente possibile".

  

Chi è Bertolaso. Le emergenze, le inchieste e le assoluzioni

Nato nel 1950 a Roma, Guido Bertolaso è laureato in Medicina e Chirurgia. Ha fatto ricerca sulle malattie tropicali in Africa, creato e diretto ospedali in zone di guerra ed è stato coordinatore dei progetti nei paesi in via di sviluppo della Farnesina. È stato anche vicedirettore esecutivo dell'Unicef. Nel 1996 e fino al luglio 1997 viene nominato per la prima volta capo del dipartimento della Protezione civile, durante il governo Prodi I, e diventa commissario per l'apertura dello Spallanzani di Roma, ospedale specializzato in malattie infettive. All'inizio del 1998 è stato nominato vice commissario vicario per il Giubileo 2000. Il 7 settembre 2001, durante il governo Berlusconi II, Bertolaso ritorna a essere il capo della Protezione civile. Questa volta l'incarico durerà 9 anni. Tra il 2003 e il 2004 è commissario straordinario per l'epidemia di Sars. Il 6 aprile 2009 segue come commissario straordinario la gestione del dopo terremoto dell'Abruzzo. Nel 2009 gli viene affidata la gestione del G8 a La Maddalena – poi spostato all'Aquila. Nel marzo 2020 è consulente personale di Fontana per la costruzione dell'ospedale alla Fiera di Milano. È stato consulente per l'emergenza Covid anche nelle Marche, in Sicilia e Umbria.

 

Nel 2012 Bertolaso viene iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo per il processo “Grandi rischi bis“. Verrà assolto sia in primo grado che in appello. Il 10 febbraio 2010 un altro avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti del G8. Anche in questo caso arriva l'assoluzione, nel 2018, perché "il fatto non sussiste" (vengono condannati l'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e l'imprenditore Diego Anemone). 

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